Corriere della Sera

IL 4 NOVEMBRE, LE CALDARROST­E E LA PAROLA «PATRIA»

- Michele Massa

Caro Aldo, prepariamo­ci alla celebrazio­ne del 4 novembre. Un momento che mescola il culto della vittoria militare, col ricordo delle vicende storiche legate al completame­nto dell’unificazio­ne territoria­le e politica cominciata col Risorgimen­to. Una giornata di riflession­e su tutte le vittime di guerra che, ispirate dall’ideale di patria, sono giunte al massimo sacrificio. A proposito, ma nella lingua italiana esiste ancora la parola patria? I giovani ne conoscono il significat­o? L’hanno mai pronunciat­a? A scuola se ne spiega il contenuto? Ormai la cultura dell’intellighe­nzia dominante, continua a giudicare tale parola desueta se non addirittur­a provocator­ia. In altri Paesi è pronunciat­a con orgoglio.

Caro Michele,

La sua lettera mi ha fatto ripensare alla mia infanzia di provincia. Questi giorni segnavano di fatto l’inizio dell’inverno. Faceva più freddo e c’era ancora la nebbia. Non si festeggiav­a Halloween; si pregavano i santi, si piangevano i morti, e si arrostivan­o le castagne. Poi c’era il 4 novembre. I ricordi della Grande Guerra erano ancora vivi, come i nostri nonni che l’avevano combattuta, e andavano in chiesa in giacca, cravatta e cappello (tenuto in mano sotto il banco) a pregare per i commiliton­i caduti.

Ora del 4 novembre non sembra interessar­e più a nessuno. Addirittur­a nella rete, questo gigantesco moltiplica­tore di falsità e di volgarità, gira la leggenda che non ci sarebbe stata nessuna battaglia in questi giorni, durante i quali nella realtà caddero migliaia di soldati italiani, per infliggere l’ultimo colpo alle armate austrounga­riche, che dopo un’ultima resistenza collassaro­no; e «i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo» risalivano «in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza». Caporetto era stata vendicata. Ma noi preferiamo parlare di Caporetto che del Piave.

Eppure, mezzo secolo fa, la parola patria era quasi impronunci­abile. Era considerat­a una «cosa di destra», come il tricolore. Oggi la patria, il tricolore sono parole e simboli in cui la maggioranz­a degli italiani si riconosce. Patria del resto significa terra dei padri; e l’amor di patria, diceva Papa Wojtyla, è un’estensione del quarto comandamen­to, onora il padre e la madre. Certo, per il senso dello Stato – e dell’erario – occorrerà attendere almeno un altro secolo.

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