«Il collegio» riporta all’attenzione dei giovanissimi il servizio pubblico
Segnali discordanti per l’offerta di Rai2: mentre Maledetti Amici Miei, il programma con Rocco Papaleo e Alessandro Haber, affonda nella settimana sotto il 4% di share, Il collegio, giunto alla sua quarta edizione (eredità di Ilaria Dallatana), è la trasmissione più vista di Rai2 con una media di 2.346.000 spettatori (10,2% di share in due puntate), e spopola sul web, sia in termini di «viralità social» sia per le visioni non-lineari sul web.
Tutti segnali positivi, dunque, per il preside Paolo Bosisio e gli allievi Mario Tricca, Maggy Gioia e gli altri (già molto seguiti e commentati on-line). L’aspetto ovviamente più interessante del programma è la sua capacità di intercettare un pubblico di giovani e giovanissimi, e di riportare all’attenzione della «generazione z» il marchio della Rai (uno dei problemi più gravi per il servizio pubblico, non solo in Italia).
Ebbene, la share più consistente per Il collegio è raccolta fra la fascia d’età compresa fra 8 e 14 anni, con addirittura il 38% di share (più di uno su tre fra i coetanei che stanno guardando la tv). Un quarto fra adolescenti e ventenni — il 25% — non si perde una puntata. Fra il pubblico prevalgono le donne (11,6%) sugli uomini (8,6%), mentre gli adulti (fino a 54 anni, presumibilmente i genitori) danno segni di apprezzamento (12,5% di share). Il collegio ribalta la piramide dell’età degli spettatori Rai, con gli ultra 65enni ridotti al 4,4%. Considerate le abitudini mediali delle generazioni più giovani, non è una sorpresa scoprire che, con 2 milioni di interazioni, Il collegio è il programma più interattivo e popolare sui social (91% di scambi su Instagram), e raccoglie ottimi risultati nella Total Audience: in ottobre il programma «guadagna» più di 93.000 spettatori non-lineari sul web, senza contare i dati delle clip.
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca, iport Nielsen, Nielsen Social Content su dati Auditel