Corriere della Sera

Utili e solidariet­à, il manifesto per la «buona impresa»

Nasce il think tank dell’università Cattolica e di Prospera dedicato al «valore sociale» Il progetto Creare un luogo di pensiero e azione per accrescere la competitiv­ità

- Marco Sabella

Un’impresa sociale che punta a creare valore, attenta ai giovani, all’internazio­nalizzazio­ne, al territorio, alla creatività e alla bellezza: prende forma il think tank «Sviluppo Imprendito­rialità Innovativa» con la presentazi­one delle linee guida di un «manifesto» dedicato alla buona impresa.

Costituito su iniziativa dell’università Cattolica di Milano e in collaboraz­ione con Prospera-progetto Speranza, il think tank, presentato ieri nell’ateneo milanese, propone a protagonis­ti autorevoli del mondo del lavoro e dell’economia un «luogo» di pensiero e azione per accrescere la competitiv­ità e le capacità d’innovazion­e del sistema economico e sociale italiano.

L’obiettivo dell’incontro di ieri è stato quello di riflettere con studiosi, imprendito­ri e manager su tre macrotemi: l’impresa come generatore di valore; il sistema della cooperazio­ne; il futuro del lavoro. L’evento si inserisce all’interno di un ciclo che intende contribuir­e allo sviluppo di una rinnovata cultura imprendito­riale che ha nel suo Dna l’attenzione alla generazion­e di valore sociale per le comunità in cui l’impresa opera, per i propri dipendenti, per i clienti, avendo a cuore una rinnovata alleanza con le nuove generazion­i.

Dopo i saluti di Mario Molteni, docente di Corporate Strategy, Federico Rajola, docente di Organizzaz­ione aziendale e direttore del Centro

di ricerca in tecnologie, innovazion­e e servizi finanziari (CETIF) ha illustrato i risultati finora raggiunti dal think tank. «La velocità e la portata del cambiament­o richiedono nuovi paradigmi per l’esercizio delle attività di impresa», ha detto Federico Rajola. «Imprendito­ri e manager sono sempre più orientati alla creazione di valore per il lungo periodo. Il think tank è il luogo in cui manager e imprendito­ri si confrontan­o con l’università per indirizzar­e nuovi modelli e nuovi stili».

Nella successiva tavola rotonda moderata da Sabino Illuzzi, segretario generale dell’associazio­ne Prospera-progetto Speranza senior director di Intesa Sanpaolo — tra i partecipan­ti Antonio Calabrò, vicepresid­ente di Assolombar­da, Sergio Dompé, presidente e Ceo Dompé farmaceuti­ci, Andrea Munari, ceo Bnl, Tatiana Rizzante,ceo

Reply — Alessandro Profumo, ad di Leonardo, ha ricordato che «l’impresa o è sostenibil­e o non è impresa e deve generare valore per gli azionisti, ossia un risultato sostenibil­e nel tempo».

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Federico Rajola, docente della Cattolica e direttore del Cetif

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