L’allarme sui danni
Il Consiglio dei ministri dichiarerà oggi lo stato di emergenza chiesto dal presidente della regione Luca Zaia. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte, arrivato ieri pomeriggio a Venezia, al termine di un vertice con lo stesso Zaia,il sindaco della città Luigi Brugnaro, insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli e alla ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli.
Nel corso della riunione a palazzo Poerio Conte ha anche detto che verranno accelerate le procedure per il completamento del Mose: «Siamo nella dirittura finale, siamo al 92-93% dell’opera, sono stati spesi tantissimi soldi e fatte tante polemiche, ma guardando all’interesse pubblico non c’è che da prendere una direzione nel completamento di questo percorso. Il governo è presente, siamo qui per dare il segno di una fattiva partecipazione del governo. Venezia è un patrimonio dell’italia e dell’umanità che ha bisogno di risolvere una serie di problemi storici che si trascinano». In particolare sul completamento del Mose e sulla nomina di un commissario è intervenuta De Micheli: «C’è una procedura in corso, quando avremo tutte le firme ve lo comunicheremo».
Altro argomento affrontato nel vertice, sollevato anche dal sindaco di Venezia, è stato quello dei danni: «Le stime sono molto ingenti — ha sottolineato Brugnaro — parliamo di centinaia di milioni di euro. E qui ci giochiamo la credibilità internazionale dell’italia». Il presidente del Consiglio ha rassicurato gli amministratori locali: «Come sempre dopo un’emergenza, ci sarà un’istruttoria tecnica e dopo verranno ristorati i danni, anche ai privati».
Un primo bilancio è stato fatto dal presidente Zaia: «Abbiamo davanti una devastazione totale, ma non esagero con le parole, l’80% della città è sott’acqua, danni inimmaginabili». E ha chiesto «un sostanziale sostegno economico per le prime spese» e «un