Alitalia, più vicini a Delta (con la miniproroga)
La cordata con Fs ed Atlantia. Il negoziato sulle rotte verso gli Usa. Lunedì cda di Lufthansa
Entro domani potrebbe essere più chiara la composizione della cordata. Quando manca una settimana alla scadenza dell’invio dell’offerta vincolante per rilevare il vettore tricolore tutto fa presumere che Delta Air Lines sarà il partner industriale di Alitalia con Ferrovie dello Stato ed Atlantia (con il ministero del Tesoro). Quei 100 milioni di euro sul piatto come investimento nel capitale sociale sono la precondizione per il rilancio della compagnia, la cui operatività è garantita fino a marzo 2020 grazie all’ulteriore tranche del prestito ponte per 400 milioni garantita dallo Stato (facendo salire il conto a 1,3 miliardi di euro in due anni).
Ma il percorso resta accidentato. Anche perché in queste ore — a quanto si apprende — Lufthansa potrebbe rifarsi viva con una comunicazione che potrebbe non riguardare un investimento in equity, ma ambigua quanto basta per ritardare la composizione del consorzio. A Francoforte ufficialmente tutto tace. Lunedì viene vista come ulteriore — e con ogni probabilità ultima — «finestra» per una contro-proposta dopo un consiglio di amministrazione. I risultati degli ultimi faccia a faccia operativi tra Lufthansa e Ferrovie/atlantia questa settimana — spiegano le fonti — saranno riferiti al board esecutivo. Ma il gruppo tedesco avrebbe ribadito i maxi-esuberi (fino a 5.000), il ridimensionamento della flotta e dei collegamenti intercontinentali. Una prospettiva — fa notare più di un esperto — che trasformerebbe Alitalia in una sorta di succursale di Lufthansa.
Oggi è prevista una conference call tra Giancarlo Guenzi, direttore generale di Atlantia, Gianfranco Battisti, numero uno di Ferrovie, e i commissari di Alitalia Daniele Discepoli, Enrico Laghi e Stefano Paleari che attendono di sapere l’assetto definitivo della compagine societaria. Lunedì sera la terna che gestisce il vettore tricolore ha invitato i soci italiani del consorzio a chiudere il prima possibile. La sensazione è che sarà concessa una miniproroga. L’ottava. Che non permetterà comunque di allineare temporalmente la scelta su Alitalia da parte di Atlantia con il dossier della revisione della concessione di Autostrade, il cui esito resta incerto.