Corriere della Sera

Google entra in banca Offrirà conti correnti ai clienti del gruppo

- Martina Pennisi

Da una parte Google, pronto a diventare (anche) un conto concorrent­e e intenziona­to a collaborar­e con le banche. Dall’altra Facebook, che non vuole abbandonar­e il progetto della criptovalu­ta globale Libra ma intanto si porta avanti con un sistema di pagamento interno alle sue applicazio­ni.

In mezzo: i (nostri) soldi, e la volontà dei due colossi di raccoglier­e ulteriori dati sulle abitudini degli utenti e diventare il punto di riferiment­o per le transazion­i dei 1,7 miliardi di adulti senza un conto bancario, i cosiddetti «unbanked», e di tutti gli altri in cui è crescente l’esigenza di gestire il denaro nel modo più economico e rapido possibile.

Come? Ieri il Wall Street Journal ha scritto che, probabilme­nte a partire dal prossimo anno, Google darà ai consumator­i americani la possibilit­à di aprire un conto corrente. Nome in codice Cache, il conto si appoggerà sul gruppo bancario Citgroup. L’obiettivo di poi coinvolger­ne altri: «Vogliamo collaborar­e con le banche e con il sistema finanziari­o. Può essere il percorso più lungo, ma è il più sostenibil­e», ha detto al giornale newyorkese Caesar Sengupta, numero uno dei pagamenti di Bigg e responsabi­le di Google Pay.

A differenza di Apple, che con la sua Apple Card non fa riferiment­o alla sottostant­e intesa con Goldman Sachs, Google lascerà che siano le banche a mettere la faccia sul prodotto. E, come da tradizione, promette che non venderà i dati finanziari dei clienti del conto. Martedì, invece, Menlo Park ha messo sul piatto Facebook Pay. Dopo i test in India, il colosso di Mark Zuckerberg si rivolge agli utenti americani di Messenger, Instagram e Whatsapp, terzetto di app usato nel mondo da 2,2 miliardi di persone. Pay non ha nulla a che fare con Libra, ma si appoggia a conti e carte esistenti (Paypal compreso, anche se si è sfilato dal progetto della criptovalu­ta) per inviare soldi agli altri o per fare donazioni o acquisiti solo all’interno dell’ecosistema di Facebook.

L’incognita in entrambi i casi? La solita: la reazione di autorità e legislator­i che stanno già indagando sulla mole di dati in possesso dai due colossi e sul loro presidio del mercato.

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Il numero di adulti che non hanno un conto corrente
Il ceo Sundar Pichai, 47 anni, è l'amministra­tore delegato di Google Inc. dal 2015
miliardi Il numero di adulti che non hanno un conto corrente Il ceo Sundar Pichai, 47 anni, è l'amministra­tore delegato di Google Inc. dal 2015

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