Hanno i migliori, qualità, rapidità e controllo di palla
Lo stupore di Liverpool-city ha costretto tutti a chiedersi perché gli inglesi giochino così meglio di noi, un altro calcio nel vero senso del termine. Cominciamo dalle certezze: Liverpool-city è una pessima pietra di paragone, sono le due migliori squadre al mondo, rappresentano se stesse e niente più. Aggiungo qualcosa a cui raramente pensiamo: Liverpool-city per noi è solo spettacolo, non ha sentimenti. È estetica, non religione, vinca chi vuole. La base del calcio non è la qualità del gioco, è quella del risultato. Se l’inter gioca bene e perde con la Juve per un interista è una sconfitta, non uno spettacolo. E naturalmente viceversa. Il nostro piacere è falsato dall’importanza personale della partita. Guardando Liverpool-city no, è puro divertimento a priori. Veniamo ora al fatto tecnico. Il campionato inglese è più spettacolare perché si cerca sempre di vincere. In Italia non è così automatico, si pilota ancora il risultato, ci si accontenta. Cercare sempre di vincere comporta uno sforzo maggiore, prolungato, a cui il nostro calcio non è abituato per consuetudine e cultura. Nella prima metà del Novecento si pensava che la corsa differente di italiani e nord europei dipendesse dalla diversa distribuzione degli spazi naturali. Loro giocavano sui grandi prati e si abituavano alla resistenza, al gioco verticale. Noi non avevamo campi ma cortili, oratori, strade, e ci abituavamo al gioco stretto, al dribbling, all’astuzia. Oggi questo non esiste più, ma quella differenza originale ha portato alle grandi caratteristiche del calcio all’italiana, cioè difendersi e cercare spazi alle spalle dell’avversario. Questo tipo di calcio ha avuto tanta fortuna e rappresenta ancora una splendida carta di riserva, ma nasce dalla debolezza. Oggi non solo questo non c’è più, ma la libera circolazione degli stranieri ha portato i migliori giocatori al mondo nel campionato più ricco, quello inglese. Non i Maradona, i Messi, i Ronaldo, ma la più straordinaria qualità media che esiste, il calcio vero, di tutti. Quello che colpisce il nostro occhio del loro calcio è la velocità. Attenzione: non sono più veloci dei giocatori italiani. Fanno girare più rapidamente il pallone. Per far questo bisogna essere molto bravi. Non c’è più una differenza fisica, siamo tutti mescolati. La differenza è la tecnica, la qualità individuale. È qui la singolarità. Per far girare rapidamente il pallone bisogna saperlo controllare a qualunque velocità ti arrivi. Il calcio si gioca con un attrezzo. È il controllo di quell’attrezzo il vero segreto. Il campionato inglese su questo è nettamente avanti a noi. La loro ricchezza acquista i migliori giocatori, i migliori giocatori danno velocità al pallone e ne prendono il controllo. Questa diversità è gestita poi da tecnici provenienti da tutto il mondo, i più costosi, i più esperti. Hanno messo tutto in una scatola, hanno agitato il fondo e ne è uscito un calcio nuovo. Noi non siamo più i maestri, siamo i migliori nel nostro tipo di calcio. Sarri e Conte hanno retto appena tre anni in due nella perfida Albione. Poi sono tornati a casa.