Corriere della Sera

«Enrico Piaggio», un’altra fiction con i canoni della bella fiaba

- Di Aldo Grasso

Il primo modello di Vespa Piaggio uscito dagli stabilimen­ti di Pontedera aveva un motore a due tempi con 98 centimetri cubici di cilindrata. Montava un cambio a tre marce e si metteva in moto con un volano magnete. Poteva «sfrecciare» fino a 60 chilometri orari e superare pendenze che raggiunges­sero il 20%. Nel primo anno di commercial­izzazione la Vespa raggiunse i 2.484 esemplari venduti. Oltre 10 mila nel 1947 e nel 1948 poco meno di ventimila. Negli anni 50 si arrivano a superare i 171 mila mezzi venduti. L’italia cominciava a muoversi su due ruote (Vespa e Lambretta), ben prima dell’avvento della Fiat 600 (1956). Questo è il sogno italiano che la fiction Enrico Piaggio ha tentato di raccontare secondo i canoni usurati dell’agiografia, della favola bella (nel 1953, Piaggio convince William Wyler a far vagabondar­e per Roma Gregory Peck e Audrey Hepburn in sella a una Vespa!), dei buoni contro i cattivi (Rai1, martedì, ore 21.20).

Per affrontare le enormi difficoltà della sua azienda di aeroplani, Piaggio (Alessio Boni) comprende la necessità di trasformar­e la produzione e di immettere sul mercato un mezzo di trasporto innovativo, agile e alla portata di tutte le tasche. Ma a osteggiarl­o c’è il banchiere Rocchi-battaglia (Francesco Pannofino) che vuole impossessa­rsi della sua fabbrica. Il soggetto di Roberto Jannone e Francesco Massaro (che firmano anche la sceneggiat­ura insieme a Franco Bernini) è quello che è, ma dalla regia di Umberto Marino (specie ricordando le sue iniziali ambizioni teatrali e cinematogr­afiche) ci si sarebbe aspettati qualcosa di più di una semplice confezione del classico «santino». Anche le sotto-trame, con gli immancabil­i flashback, non aiutano a dare profondità al racconto. Edmondo Berselli nel suo Adulti con riserva (Mondadori) sosteneva che il fascino della Vespa stava tutto nella sua femminilit­à: era l’unico mezzo che potesse indurre le ragazze al rito della camporella.

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ENRICO PIAGGIO. UN SOGNO ITALIANO Alessio Boni
Film tv per Rai1: gli spettatori sono 5.690.000, per una share del 23,9%
CACCIA AL TESORO Vincenzo Salemme La commedia in onda su Canale 5: 1.912.000 spettatori, 8,2% di share
Vincitori e vinti ENRICO PIAGGIO. UN SOGNO ITALIANO Alessio Boni Film tv per Rai1: gli spettatori sono 5.690.000, per una share del 23,9% CACCIA AL TESORO Vincenzo Salemme La commedia in onda su Canale 5: 1.912.000 spettatori, 8,2% di share
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