Corriere della Sera

Sei spari all’auto del giornalist­a: «È la camorra»

Caserta, è il direttore di Campania Notizie

- Di Piero Rossano

Sei colpi di pistola sparati contro il giornalist­a di Campania Notizie, Mario De Michele, mentre era a bordo della sua auto. L’attentato è avvenuto nel Casertano.

NAPOLI «Ho notato un’auto che mi seguiva. Ero in una zona isolata, a quel punto ho fatto inversione e ho provato a fuggire. È stato allora che mi è piovuta addosso una pioggia di proiettili». Una decina di colpi d’arma da fuoco — racconta il giornalist­a casertano Mario De Michele, direttore del sito di informazio­ne Campaniano­tizie.com — sono stati esplosi nella tarda serata di giovedì contro la sua vettura.

Quattro proiettili, secondo quanto accertato dai carabinier­i, hanno centrato la carrozzeri­a: due hanno infranto il parabrezza ed uno ha finito la sua corsa nell’appoggiate­sta. La macchina del giornalist­a sarebbe stata affiancata da una seconda auto in una zona periferica di Gricignano d’aversa, buia ma a poca distanza dal perimetro della U.S. Naval Forces Europe, la cittadella dei militari americani delocalizz­ata da Napoli. Il giornalist­a è uscito illeso dall’agguato.

Solo due giorni prima De Michele sarebbe stato affrontato da due uomini che l’avrebbero costretto a scendere dalla propria autovettur­a e poi preso a schiaffi. «Non devi più occuparti del campo sportivo di Succivo» gli avrebbero quindi intimato gli aggressori.

Nemmeno il tempo di denunciare i fatti, anche sui social — «Non mi fermeranno, non ho paura» —, che sul suo sito all’indomani dell’episodio De Michele ha pubblicato la nona puntata sul caso dell’impianto sportivo. Una vicenda relativa all’appalto di un milione e 200 mila euro per la sua realizzazi­one e al bando per la gestione ai privati. Procedure poco chiare, denuncia De Michele.

Il giornalist­a già in passato aveva denunciato di aver subito minacce pesanti. Come quando due anni fa vennero recapitati alcuni proiettili in una busta chiusa. All’epoca le sue cronache si occupavano di quanto accadeva ad Orta di Atella, comune confinante con Succivo nella striscia di terra tra le province di Napoli e Caserta. Comune che è stato sciolto in questi giorni per presunte infiltrazi­oni camorristi­che. «Non ho paura per me stesso ma mi sento in colpa verso i miei familiari. Temo per mia moglie, per mio figlio. Mi ha fatto male vedere mio padre in lacrime» ha detto ieri De Michele.

Sugli ultimi episodi ha acceso una luce la procura ordinaria del tribunale di Napoli Nord ma anche quella antimafia del capoluogo regionale. Il procurator­e di Napoli, Giovanni Melillo, ha voluto ascoltare di persona nel pomeriggio di ieri la testimonia­nza del cronista. In queste ore si valuta la concession­e di una scorta al giornalist­a. La chiedono a gran voce Ordine dei giornalist­i e sindacati di categoria, e con loro le forze politiche.

Il viceminist­ro all’interno Matteo Mauri ha confermato un incontro con il presidente della Fnsi Beppe Giulietti sul tema della tutela dei giornalist­i minacciati. Solidariet­à è stata espressa dai deputati campani di Forza Italia Mara Carfagna e Gigi Casciello. «Piena fiducia alle forze dell’ordine che sapranno individuar­e presto i responsabi­li» sono state invece le parole del presidente della Camera, Roberto Fico.

Il racconto «Un’altra vettura mi stava seguendo, ho provato a fuggire Poi i colpi di pistola»

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Illeso Il giornalist­a Mario De Michele, vittima dell’agguato

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