Gli elettori si dividono sulla nazionalizzazione Sì da leghisti e 5 Stelle
E il 42% vuole che Alitalia fallisca: basta soldi pubblici
si esprime criticamente, quelli che sostengono le forze di governo in larga parte plaudono. E anche in questo caso una quota importante di italiani (36%) non è in grado di prendere posizione.
Anche l’ipotesi di temporanea nazionalizzazione dell’ex Ilva, tenuto conto del valore strategico del settore, divide: 34% i contrari, 32% i favorevoli e 34% non si esprime. In questo caso le opinioni per orientamento politico presentano differenze interessanti: più favorevoli alla temporanea nazionalizzazione i leghisti (sia pure di poco) e i pentastellati; tra dem e elettori di Forza Italia e Fratelli d’italia prevalgono invece i contrari.
A proposito di crisi aziendali, abbiamo chiesto il parere degli intervistati sulla situazione di Alitalia, un’altra infinita vicenda italiana: chi non ricorda infatti l’appello di Berlusconi nel 2008 ai «Capitani coraggiosi» che potessero salvare la compagnia scongiurando l’accordo con Air France sostenuto da Prodi? Fu un tema molto cavalcato durante la campagna elettorale, facendo appello all’«italianità», quando non si parlava ancora di sovranismo... Da allora sono successe molte cose senza risultati apprezzabili e a giorni il governo si appresta a deliberare l’ottava proroga della gestione commissariale. Il 42% degli italiani è convinto sia meglio decidere un fallimento definitivo ed evitare ulteriori impieghi di denaro pubblico mentre il 37% ritiene sia giusto che lo Stato continui a trattare con possibili investitori alla ricerca della soluzione migliore per salvaguardare i posti di lavoro e assicurare un futuro a quest’azienda, conservando una compagnia di bandiera. Chi è all’opposizione tifa per il fallimento, chi sta con la maggioranza per la ricerca di una soluzione.
Ciò che colpisce non è tanto la divisione delle opinioni (a cui siamo abituati nello scenario politico attuale), quanto l’elevata quota di chi non è in grado di esprimersi, perché poco informato, disorientato o in difficoltà per la complessità dei temi in questione. Considerare le emergenze «permanenti» rappresenta un vero e proprio ossimoro e la difficoltà nel trovare soluzioni non penalizza solo chi sta al governo, ma acuisce la rassegnazione dei cittadini e un generico sentimento di antipolitica che investe tutti.
@Npagnoncelli