Corriere della Sera

«Nessuna lista in Emilia» L’exit strategy dei 5 Stelle

- Di Alessandro Trocino

La foto delle «sardine» di Bologna, la manifestaz­ione antisalvin­i, è stata condivisa da molti 5 Stelle. Da Paola Taverna, con l’hashtag #bolognanon­silega, a Nicola Morra, che plaude «ai tanti Davide desiderosi di fermare Golia», «le sardine che sbranano il Capitone». Fino a Roberto Fico, che posta la piazza Grande di Lucio Dalla. Attacchi a Salvini, ma anche endorsemen­t a quel popolo che si ribella e che rivendica la buona amministra­zione del centrosini­stra. Vedi alla voce Pd. Eppure, o forse proprio per questo, il Movimento in Emiliaroma­gna ha intenzione di stare alla finestra. Secondo quanto filtra, l’idea — ma la decisione non è ancora ufficiale — sarebbe quella di non presentars­i. «Anche Gianrobert­o Casaleggio decise così in Sardegna — ricordano i 5 Stelle —. Ci presentiam­o se ha senso farlo, non siamo un partito ma un movimento». Luigi Di Maio sta ragionando sul da farsi e l’incontro previsto ieri con i parlamenta­ri emilianoro­magnoli e calabresi è stato rinviato a lunedì. Quel che è certo è che non ci sarà alleanza con il Pd. Ma non presentars­i è visto da molti come una forma di «desistenza» attiva. E visto il gradimento delle «sardine», è evidente dove dovrebbe finire almeno una parte dei voti del Movimento. Il Pd ringrazia ma non troppo. Per Dario Franceschi­ni «è inspiegabi­le non fare accordi a livello locale». Anche in Calabria l’incertezza è massima. Paolo Parentela, coordinato­re M5S, ribadisce il no al Pd: «Non basta scaricare Mario Oliverio e candidare magari Florindo Rubbettino. Non ho nulla contro di lui, ma non ci sono le condizioni e i tempi. E tutti sappiamo cosa sia il Pd in Calabria, dalla sanità all’ambiente». Nicola Morra si era molto lamentato della latitanza di Di Maio, al quale mesi fa aveva presentato un progetto di lavoro sulla Calabria. A questo punto, per lui, sarebbe forse meglio rinunciare. Dalida Nesci, che si era autocandid­ata, ha intenzione di tirare dritto: «Non esiste che non ci presentiam­o, non possiamo abbandonar­e la Calabria. Riproporrò la mia candidatur­a». Consideran­do che c’è uno sbarrament­o all’8 per cento per le liste non apparentat­e, il rischio è di non farcela comunque.

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