Mediaset-vivendi, trattativa sul prezzo
Il Biscione ha offerto 2,77 euro ad azione per riacquistare il 20% dai francesi. La scadenza del 22 novembre
Inizia a prendere forma l’accordo che potrebbe segnare la fine della guerra tra Mediaset e Vivendi. I legali dei due gruppi stanno negoziando, ci sono ancora distanze da colmare ma gran parte dei problemi sono stati superati e il dialogo adesso sarebbe tutto concentrato su un unico punto: il prezzo a cui Mediaset comprerebbe le azioni in mano a Vivendi.
Sul tavolo è rimasta infatti un’unica proposta che è appunto quella di liquidare il gruppo francese. All’inizio era stato offerto di modificare lo statuto della nuova holding del Biscione, Media for Europe, di rivederne la governance oppure un accordo tombale con il riacquisto dei titoli in mano a Vivendi. Opzione, quest’ultima, che soddisfa entrambe le parti e su cui i legali stanno lavorando. Il gruppo di Vincent Bolloré non vorrebbe tuttavia cedere l’intera quota, ma si sta trattando sul 20% attualmente intestato alla Simon Fiduciaria, sul 29,9% complessivo. Ieri c’è stato un nuovo confronto tra gli avvocati delle parti, dopo quello di giovedì, e i legali di Mediaset avrebbero proposto a Vivendi di vendere i titoli al prezzo di recesso fissato nell’ambito della fusione con Mediaset España, funzionale alla nascita della holding olandese Media for Europe. In pratica hanno offerto le stesse condizioni proposte a tutti gli azionisti di Cologno, ovvero 2,77 euro ad azione, circa un euro in meno del valore di carico della quota nel bilancio di Vivendi, che è di 3,7 euro ad azione. Ieri a Piazza Affari il Biscione ha fatto segnare in chiusura un prezzo di 2,68 euro.
Se i francesi dovessero accettare, incasserebbero un assegno di circa 700 milioni, a fronte di un investimento che al costo storico vale 838 milioni. La distanza non è poca, si tratta di circa il 30%. Ma il negoziato è aperto e tra lunedì e martedì i legali dovrebbero incontrarsi di nuovo per cercare di accorciare le distanze e trovare una quadra. Nella valutazione della quota rientrerebbe anche la rinuncia ai contenziosi in corso. Le sole cause con Dailymotion, che fa capo a Vivendi, citata per aver trasmesso abusivamente spezzoni tratti da trasmissioni Mediaset, valgono potenzialmente 200 milioni di euro.
Resta da capire l’eventuale modalità che verrebbe seguita per liquidare i francesi. Mediaset non può comprare in un colpo solo il 20% del proprio capitale. In occasione della fusione tra Mediaset e Mediaset España il fondo Peninsula si era offerto di finanziare il riacquisto delle quote in mano a Vivendi e la disponibilità ci sarebbe ancora.
La giudice Elena Riva Crugnola ha dato tempo fino al 22 novembre per la conciliazione. Visto lo stato dei colloqui, ma soprattutto la volontà di trovare un accordo, laddove non dovesse arrivare in tempo utile i legali sono già pronti a chiedere una proroga al Tribunale.