Florenzi si riscatta Berna come CR7
7 Donnarumma Reattività, potenza, tecnica: in valigia ha portato tutto l’occorrente per una serata impeccabile. La doppietta ravvicinata prima su Cimirot e poi Dzeko è strepitosa.
7 Florenzi Salta sei partite di fila per scelta tecnica nella Roma e si ripresenta bello fresco. Innesca anche l’azione del vantaggio, poi si amministra con esperienza.
6 Bonucci Subito un’occasione in area, respinta. In costruzione non sempre ha la consueta scioltezza.
7 Acerbi In due minuti si esibisce prima in un cross velenoso per Bernardeschi e poi in un gol di destro a giro – non il suo piede – da attaccante di lungo corso: primo gol in azzurro nel momento giusto per spaccare la partita. Decisivo. Anche in chiusura.
6 Emerson Qualche difficoltà iniziale sulle ripartenze bosniache in fascia, poi tutto si sistema.
6,5 Barella Allunga la palla giusta per il gol di Acerbi e pure per quello di Belotti. Moto perpetuo e prezioso. 6 Jorginho La sfida con Pjanic, tra registi sarriani vecchi e nuovi, la vince lui. Anche se soffre un po’ la mancanza di Verratti.
6,5 Tonali Prima da titolare convincente, come la palla che a fine primo tempo manda al tiro Belotti. Ha tutto per giocarsi un posto nei 23 per l’europeo.
7 Bernardeschi Come Cristiano Ronaldo rinasce in Nazionale, in un ruolo a lui molto più congeniale del trequartista: si vede che ha voglia di divertirsi e ci riesce, soprattutto con l’irruzione e lo scarico in area nell’azione del primo gol.
7 Belotti Ripiegamenti, spallate, scatti ripetuti. Fa un lavoro notevole e riesce a essere lucido nell’assist del 2-0. E soprattutto nel gran tiro che vale il 3-0. Rispetto a Immobile sembra far girare meglio l’attacco.
7 Insigne In agguato tra le linee, anche con un pressing notevole. Fa le prove del gol dopo un quarto d’ora, ma il colpo da biliardo rasoterra del 2-0 è pura improvvisazione da street art.
7 Mancini Inanella dieci vittorie di fila, una in più dell’antenato Vittorio Pozzo, ma dietro ai numeri (compreso quello dei 22 debuttanti in azzurro) c’è anche molta sostanza: l’italia pensa e agisce come una squadra. E in vista dell’europeo ha voglia di crescere ancora.