Corriere della Sera

Occasione Ferrari

Tagli e risparmi, F1 confermata ma non è più il tempo dell’abbondanza. Il nodo del rinnovo di Hamilton

- Daniele Sparisci

I sei titoli non hanno spento l’appetito. Lewis Hamilton vuole superare i record di Michael Schumacher, chiederà un ritocco al contratto da 45 milioni l’anno (premi inclusi). La Mercedes gli deve molto, è stato quasi infallibil­e in questi sei anni di dominio. Ma sono tempi duri anche per gli invincibil­i, la Casa madre Daimler ha presentato un pesante piano di tagli. Che effetti avrà sulla F1?

Le trattative per il rinnovo del 34enne inglese (scade a fine 2020) inizierann­o a breve, «non c’è fretta» ha detto a Interlagos aggiungend­o anche che si augura di continuare a lavorare con Toto Wolff, architetto del ciclo magico. Assente in Brasile il team principale azionista (ha il 30% delle quote della scuderia) ufficialme­nte si è preso una pausa, ma c’è chi dice che stia riflettend­o sul futuro. Il suo nome è circolato come possibile sostituto di Chase Carey, ma pare che la Ferrari sia stata abile a livello politico nel far introdurre il divieto per i team principal di passare a ruoli di vertice dentro Liberty. Nelle ultime settimane l’ipotesi del ritiro della Mercedes (nel board una corrente spingeva per lasciare nel 2021) aveva preso quota: dalla Germania è rimbalzato l’interesse di Penske, colosso delle concession­arie Usa, a rilevare la scuderia in caso di addio. Poi il nuovo numero uno, Ola Källenius, parlando alla comunità finanziari­a ha assicurato che l’impegno continuerà, anche se non ha chiarito in che forma: se come costruttor­e o solo come motorista. Tutto fa propendere per la prima soluzione: Källenius ha spiegato che il team si copre da solo le spese grazie a premi e sponsor, ci guadagna anche. «I costi sono sorprenden­temente bassi in relazione al miliardo l’anno generato dal ritorno di immagine. La F1 è un buon investimen­to». Fino a quando si vince, è chiaro. Il manager svedese però dimentica tutti i soldi pompati negli anni scorsi da Stoccarda per far arrivare la Mercedes ai livelli di adesso dal difficile ritorno, con Schumi nel 2010.

L’era dell’abbondanza è finita, la Daimler ha annunciato tagli al personale per oltre un miliardo di euro e grossi risparmi industrial­i: deve fare cassa per pagare le multe sulle violazioni delle emissioni inquinanti, per affrontare gli investimen­ti sulle auto elettriche. Ed è molto difficile che anche indirettam­ente le misure di austerity non finiscano per incidere sulle attività delle corse, magari anche sul prolungame­nto di Hamilton.

Per la Ferrari anche questa è un’occasione da sfruttare: ieri a Interlagos la doppietta Vettel-leclerc nelle seconde prove è un ottimo inizio. Pure per spegnere tutte le voci sul motore.

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Valentino Rossi, 40 anni, cade al Ricardo Tormo di Valencia tradito dalle gomme fredde
(Ipp) Scivolata Valentino Rossi, 40 anni, cade al Ricardo Tormo di Valencia tradito dalle gomme fredde

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