Nessun mese in più: resta a 67 anni l’età per la pensione
ROMA Una piccola buona notizia per chi è vicino alla pensione e temeva un inasprimento dei requisiti per via dell’adeguamento dell’età di pensionamento alla speranza di vita. Ora per andare in pensione di vecchiaia bisogna avere 67 anni d’età. Il prossimo adeguamento, che secondo il governo decorre dal 2021, si temeva che avrebbe fatto salire di un mese il requisito. Ma dopo i calcoli e gli arrotondamenti sulla speranza di vita, che negli ultimi anni ha subito una frenata (e questa non è una buona notizia) si è evitato lo scatto. E così il decreto dell’economia stabilisce che «dal 1 gennaio 2021 i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sono ulteriormente incrementati». L’aumento della speranza di vita a 65 anni (parametro indicato dalle norme per il calcolo), «trasformato in dodicesimi di anno equivale ad una variazione di 0,025 che, a sua volta arrotondato in mesi, corrisponde ad una variazione pari a 0». Restano immutati anche i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi indipendentemente dall’età, un anno in meno per le donne) che erano già stati sottratti dal precedente governo all’adeguamento alla speranza di vita. Resta ferma
Quota 100, cioè la possibilità di andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi, fino a tutto il 2021. Poiché le domande sono meno del previsto, si risparmieranno nel bienno 2019-20 ben 4 miliardi, dice il presidente dell’inps, Pasquale Tridico, che ieri ha anche annunciato la messa online del modulo per gli sgravi alle aziende che assumono i beneficiari del Reddito di cittadinanza.