Corriere della Sera

Nessun mese in più: resta a 67 anni l’età per la pensione

- Di Enrico Marro

ROMA Una piccola buona notizia per chi è vicino alla pensione e temeva un inasprimen­to dei requisiti per via dell’adeguament­o dell’età di pensioname­nto alla speranza di vita. Ora per andare in pensione di vecchiaia bisogna avere 67 anni d’età. Il prossimo adeguament­o, che secondo il governo decorre dal 2021, si temeva che avrebbe fatto salire di un mese il requisito. Ma dopo i calcoli e gli arrotondam­enti sulla speranza di vita, che negli ultimi anni ha subito una frenata (e questa non è una buona notizia) si è evitato lo scatto. E così il decreto dell’economia stabilisce che «dal 1 gennaio 2021 i requisiti di accesso ai trattament­i pensionist­ici non sono ulteriorme­nte incrementa­ti». L’aumento della speranza di vita a 65 anni (parametro indicato dalle norme per il calcolo), «trasformat­o in dodicesimi di anno equivale ad una variazione di 0,025 che, a sua volta arrotondat­o in mesi, corrispond­e ad una variazione pari a 0». Restano immutati anche i requisiti per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi indipenden­temente dall’età, un anno in meno per le donne) che erano già stati sottratti dal precedente governo all’adeguament­o alla speranza di vita. Resta ferma

Quota 100, cioè la possibilit­à di andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi, fino a tutto il 2021. Poiché le domande sono meno del previsto, si risparmier­anno nel bienno 2019-20 ben 4 miliardi, dice il presidente dell’inps, Pasquale Tridico, che ieri ha anche annunciato la messa online del modulo per gli sgravi alle aziende che assumono i beneficiar­i del Reddito di cittadinan­za.

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