Rapporto finito: abuso di potere e impeachment per Donald
LONDRA I britannici hanno fatto di tutto per tenere basso questo vertice Nato: con una campagna elettorale in corso, meglio non correre rischi di distrazioni. Ma ci ha pensato come sempre Donald Trump a scompigliare i piani e a lanciare i fuochi d’artificio.
Il presidente lo ha fatto ieri in apertura di mattinata, parlando ai giornalisti nella residenza dell’ambasciatore americano a Londra: attorno alla Nato c’è «uno spirito favoloso», ha detto, «fatta eccezione per un Paese». Quale? Non ha voluto nominarlo: ma subito dopo si è lanciato a testa bassa contro la Francia di Emmanuel Macron.
WASHINGTON «Il presidente degli Stati Uniti ha cercato per un mese di usare il suo potere per sollecitare un’interferenza straniera a suo favore, in vista delle elezioni del 2020». Ecco la prima conclusione della procedura di impeachment contro Donald Trump, raggiunta e approvata nella notte dalla maggioranza (democratica) della Commissione Intelligence alla Camera. Le 300 pagine del rapporto diffuso ieri faranno da base per l’atto d’accusa formale, che sarà scritto dalla Commissione Affari Giudiziari. Al momento i capi di imputazione sono due: «abuso di potere» e «ostruzione della giustizia». Trump avrebbe fatto leva sulle prerogative presidenziali per ottenere non un vantaggio per il Paese, ma un’utilità personale. L’evento centrale è la telefonata del 25 luglio scorso in cui Trump chiese «un favore» al neo presidente Volodymir Zelensky: riaprite l’inchiesta per corruzione a carico di Hunter Biden, figlio di uno dei possibili sfidanti democratici per la Casa Bianca. L’altra accusa si riferisce alla «campagna senza precedenti» condotta «per ostacolare la procedura di impeachment». La Casa Bianca, si legge nel documento, ha rifiutato di consegnare i documenti richiesti al Dipartimento di Stato, al Pentagono e all’ufficio del Bilancio. Il presidente ha commentato: «E’ un processo bufala e Adam Schiff (capo della Commissione Intelligence, ndr) è un uomo malato». Da oggi entra in scena la Commissione Affari Giudiziari, che dovrà decidere se aggiungere altri reati a carico di Trump, nel quadro delle norme costituzionali.