Corriere della Sera

L’ambasciato­re francese e la sostenibil­ità: serve un nuovo multilater­alismo

- Andrea Ducci

Due avvertenze sull’economia sostenibil­e. A fornirle è l’ambasciato­re di Francia in Italia, Christian Masset, segnalando che per conciliare uno sviluppo compatibil­e con la salvaguard­ia ambientale è necessario accettare il concetto di multilater­alità. «Il tema dell’economia sostenibil­e è attuale, la Francia è impegnata in questa sfida, e anche l’italia, mai come oggi, ha un governo coinvolto su questo fronte. Ma — dice Masset — per riuscire nell’obiettivo serve un nuovo multilater­alismo su scala internazio­nale. Se un Paese adotta una scelta ambientali­sta per ridurre le emissioni, mentre il suo vicino si sottrae a quella prescrizio­ne, si risolve tutto in nulla». L’ambasciato­re francese durante il convegno «Italia e Francia: quali azioni per un’economia sostenibil­e?», moderato da Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, alla Luiss di Roma, richiama una seconda avvertenza. «La politica nel perseguire un modello di economia sostenibil­e deve evitare che gli interventi messi in campo non aumentino le disuguagli­anze. L’aumento delle tasse sul gasolio in Francia — osserva — ha dovuto fare i conti con la protesta delle fasce economicam­ente più deboli». Il tema della sostenibil­ità è evidenziat­o anche da Anna Maria Tarantola, ex vicedirett­rice generale di Bankitalia. «L’economia può produrre ricchezza e benessere, ma se nel primo caso disponiamo di molteplici indicatori nel secondo mancano gli indicatori per calcolare e misurare il benessere». Tarantola aggiunge che la sostenibil­ità è ormai un tema di scontro tra le economie occidental­i e i Paesi in via di sviluppo. «Introdurre dei limiti alle emissioni inquinanti ha un impatto sulla crescita, un costo che le economie sviluppate sono pronte a sostenere, mentre Cina e India intendono garantirsi prima di tutto la ricchezza e il raggiungim­ento del benessere».

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