Le immagini di Paolo Roversi per la 47esima edizione di «The Cal» dedicata alla figura di Giulietta
nuove donne. «Se Giulietta vivesse oggi sarebbe come Greta Thunberg, una ragazza capace di sfidare l’ordine costituito, un’anima fatta di tenerezza e forza», osserva il fotografo, che rivela come abbia ad un certo punto sognato di avere la giovane attivista nel suo calendario. «Oggi Giulietta potrebbe forse riscrivere il suo finale: le ragazze hanno raggiunto quella libertà di azione e la determinazione per difendere non solo l’amore in senso stretto, ma anche quello verso il proprio lavoro e i propri ideali».
Nel Cal 2020 le protagoniste, fotografate prima all’arrivo sul set e poi con indosso i sontuosi costumi scelti assieme allo stylist Ibrahim Kamara e le acconciature teatrali di Julien d’ys, si riscattano attraverso la bellezza, la pienezza della gioventù e la passione verso il proprio mestiere. Un coinvolgimento messo in luce soprattutto nel cortometraggio, dove a intervistarle è lo stesso Roversi. «Solo la creatività di un italiano poteva riuscire a realizzare nello stesso tempo un calendario, un libro e un cortometraggio», ha commentato l’amministratore delegato di Pirelli Marco
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Tronchetti Provera durante la presentazione. La scelta di avere nel cast anche la modella transgender Indya Moore va in questa direzione: «Giulietta non deve avere ostacoli né confini, perché in fondo la mia è la ricerca di un’anima».
Proprio per questo il nudo è del tutto assente e non per scelta politica, ma filologica. «Ho ritratto tanti nudi nella mia vita, trovo che sia il modo più puro di celebrare la bellezza. Ma qui parlavamo di Giulietta e non aveva senso spogliare un sogno».