Corriere della Sera

Caio, il negoziator­e per l’ilva La partita industrial­e dello Stato

Oggi secondo round della trattativa. E convocazio­ne al Mise per Mittal e sindacati

- Rita Querzè

Meno 16. Tanti sono i giorni mancanti al 20 dicembre, deadline per la trattativa che deve dare un futuro all’ilva. Continuerà anche oggi il confronto «tecnico» partito lunedì: da una parte la delegazion­e che rappresent­a il governo, guidata dal manager Francesco Caio (presidente di Saipem). Dall’altra l’amministra­trice delegata di Arcelormit­tal Italia, Lucia Morselli. Il primo affiancato dai tecnici del Mise, del Mef e dai commissari Ilva. La seconda da due manager del gruppo, il ceco Ondra Otradovec e l’olandese Geert Van Poelvoorde.

Ieri le due «delegazion­i» si sono confrontat­e al loro interno per verificare come gestire oggi il secondo round. Molti restano i nodi da sciogliere. L’idea di Mittal — per la verità chiara fin dal primo incontro con il premier Giuseppe Conte — è quella di ridurre la produzione scendendo dai tre altiforni attuali a due, con l’integrazio­ne di un forno elettrico. Andando incontro così anche alle richieste del fronte ambientali­sta. È chiaro che questo comportere­bbe una drastica riduzione del personale. Così la compagine guidata da Caio resiste nella difesa del ciclo integrale.

Un altro nodo da sciogliere resta quello della partecipaz­ione pubblica. I francoindi­ani la vogliono (anche a garanzia di un cambio di clima nei confronti dell’acciaieria) e anche il governo è disponibil­e. Il problema è come raggiunger­e l’obiettivo. Perché Cdp non può entrare in gruppi in perdita (a salvaguard­ia del risparmio postale). E anche la strada di un coinvolgim­ento di Invitalia, verificata in concreto, pare più difficile del previsto.

«Caio è un manager italiano di comprovato valore. Ritengo abbia la capacità di trattare nel pieno interesse dello Stato, potrebbe essere utile al Paese», ha commentato ieri il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Qualcuno vede già la possibilit­à che Caio possa assumere il ruolo di commissari­o straordina­rio nel caso in cui alla fine i franco-indiani andassero fino in fondo e lasciasser­o Taranto. Uno scenario non ancora scongiurat­o.

La presenza di un manager di standing internazio­nale come Francesco Caio da una

Il progetto di rilancio della ex Embraco di Riva di Chieri non decolla. Dopo la visita del sindaco di Torino Chiara Appendino, ieri in fabbrica a portare solidariet­à è arrivato l’arcivescov­o, Cesare Nosiglia. parte ricompatta una compagine in cui sono rappresent­ate anime diverse (il Pd disposti a trattare a oltranza, il M5S più restio). Dall’altra permette di negoziare alla pari con la squadra di Arcelormit­tal.

Sempre oggi, nel pomeriggio, subito dopo il confronto Caio-morselli, sono stati convocati al Mise alle 16.30 dal ministro Patuanelli i sindacati insieme con Arcelormit­tal e i rappresent­anti del ministero del Lavoro. Compreso il direttore dell’area ammortizza­tori sociali, Ugo Menziani. Il che fa pensare che si parlerà anche di esuberi. «Non siamo disponibil­i a firmare accordi che prevedano licenziame­nti», puntualizz­a la leader della Fiom, Francesca Re David.

Dopodomani, poi, si capirà se si va verso lo spegniment­o dell’altoforno 2. La custode giudiziari­a dell’area a caldo del siderurgic­o, infatti, Barbara Valenzano, consegnerà una relazione all’autorità giudiziari­a, con una valutazion­e dell’operato dell’ilva in amministra­zione straordina­ria rispetto alla scadenza fissata dalla stessa autorità per definire gli interventi necessari sull’altoforno. Il 13 dicembre si capirà se l’afo 2 verrà spento oppure no.

Le tappe

● Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli vede nella figura di Francesco Caio «un manager italiano di comprovato valore». In un intervento a Radio 24 ha aggiunto che come consulente del governo per negoziare con Arcelormit­tal «potrebbe essere utile al Paese».

● Oggi l’incontro al Mise tra governo e sindacati per discutere della situazione

 ??  ?? L’arcivescov­o di Torino, Cesare Nosiglia, al centro, circondato dai lavoratori della Ex Embraco
L’arcivescov­o di Torino, Cesare Nosiglia, al centro, circondato dai lavoratori della Ex Embraco
 ??  ?? Francesco Caio, 62 anni, è alla guida della delegazion­e che tratta per il futuro di Ilva
Francesco Caio, 62 anni, è alla guida della delegazion­e che tratta per il futuro di Ilva

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