Corriere della Sera

Campari, Eataly, Lavazza per il lavoro dei giovani

- Iolanda Barera

Ci può essere inclusione anche nelle opportunit­à profession­ali. Di sicuro questo è lo spirito di Ad Astra, un progetto sperimenta­le di formazione personaliz­zata creato ad hoc per 20 giovani abitanti della Milano metropolit­ana in condizione di svantaggio e fragilità, presentato ieri con Campari, Eataly e Lavazza. Ce n’è bisogno anche nella Milano che corre (i giovani occupati sono quasi il 7% in più rispetto al resto del Paese, secondo l’istat). «Comunque un sesto dei 18-24enni non lavora e non studia. E non deve essere marginaliz­zato», ha sottolinea­to Giovanni Azzone, presidente della Fondazione di Comunità Milano, «costola» di Fondazione Cariplo che ha promosso l’iniziativa. «Non crediamo più al modello charity, né al give back, ma crediamo che il dovere di ogni persona sia di occuparsi degli altri come è in grado di fare» ha aggiunto Marco Abramo Lanza, di Biscozzi Nobili Piazza, lo studio che ha favorito e accompagna­to il progetto, a cui hanno collaborat­o profit e non profit. «Abbiamo ricevuto oltre 100 candidatur­e, tra segnalazio­ni della nostra rete e auto-segnalazio­ni, e tutti questi ragazzi saranno presi in carico dalla cooperativ­a», ha assicurato Luigi Pizzuti, presidente di A&I, la Onlus per la formazione e i servizi al lavoro che accompagne­rà i giovani in tutte le fasi del percorso. La prima selezione è stata fatta sulla base dell’interesse e della motivazion­e. Il prossimo passo sarà focalizzat­o sulle soft skill, le competenze trasversal­i, e da qui saranno individuat­i i venti giovani che passeranno alla fase successiva: un (prestigios­o) corso di formazione in bar/caffetteri­a e bartending dell’academy di Campari a Sesto San Giovanni e dell’academy Lavazza a Settimo Torinese o all’ Eataly Smeraldo Milano per chi seguirà il percorso food & beverage; oppure il training on the job di quarantaci­nque giorni nel reparto macelleria, panetteria e pizzeria ancora di Eataly, per chi sceglie il percorso mestieri. Il percorso dura un anno in tutto e termina con un tirocinio di quattro mesi in un’azienda. Non porta direttamen­te all’assunzione, ma è un’esperienza concreta che avvicina giovani fragili al mondo delle profession­i, sottolinea Gabriele Rabaiotti, assessore alle Politiche sociali e ambientali del Comune di Milano.

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