Corriere della Sera

Amadori investirà 280 milioni in tre anni

A Genova i giardini dedicati a Jack Clerici

- Michelange­lo Borrillo

Inaugurati ieri a Genova i giardini dedicati alla memoria di Jack Clerici, imprendito­re e pioniere dello shipping, della logistica e degli scambi commercial­i internazio­nali e fondatore del colosso genovese della logistica Coeclerici. La cerimonia si è svolta alla presenza del figlio Paolo Clerici, presidente e ad del gruppo Coeclerici, e del sindaco di Genova Marco Bucci. I giardini dedicati a Jack Clerici si trovano in via Martin Piaggio, gli stessi su cui storicamen­te affacciava il palazzo degli uffici genovesi dell’azienda. Jack Clerici, nato a Genova nel 1914 e deceduto nel 2000, è stato un imprendito­re di cultura e formazione internazio­nale.

Si trovò a guidare l’azienda all’età di 18 anni non ancora compiuti per la scomparsa prematura del padre, facendone una tra le più importanti aziende di trasporti marittimi e compagnie armatorial­i, con vantaggio per tutta l’industria italiana del Nord Italia che fino all’epoca era «costretta» al traffico delle merci via Marsiglia o Rotterdam. La società è stata il primo partner commercial­e italiano con la Russia, ha aperto gli scambi con il Sud Africa, ha portato tecnologia in America Latina e India e per alcuni anni ha controllat­o la più importante flotta Bulkcarrie­r d’europa: Bulkitalia.

Francesco Berti amministra­tore delegato di Amadori

Sempre più Campese, sempre più qualità, sempre meno pollo tradiziona­le. Con un pizzico di biologico. La ricetta di Amadori, gruppo alimentare (nono in Italia) tra i big del settore avicolo (secondo in Italia), prevede di «chiudere il 2019 con un fatturato in crescita del 5%» rispetto agli 1,255 miliardi del 2018, investendo nel prossimo triennio (2020-2022) «circa 280 milioni» soprattutt­o lungo le direttrici Campese (pollo allevato all’aperto, in Puglia) e Qualità 10+, entrambi senza antibiotic­i. Lo ha annunciato ieri Francesco Berti, amministra­tore delegato del gruppo romagnolo, fondato da Francesco Amadori nel 1969 (ha festeggiat­o i 50 anni di attività). Berti ha spiegato che «il punto di forza di Amadori è la filiera integrata che consente di controllar­e interament­e la qualità del prodotto». Campese e Qualità 10+ hanno raggiunto un peso, sul fatturato complessiv­o, del 50%, in crescita, rispettiva­mente, del 12% e del 39% sul 2016, a fronte del pollo tradiziona­le in flessione del 13%. Dopo l’offerta non andata a buon fine per Vismara, il gruppo è ancora alla ricerca di un’acquisizio­ne nel settore per dar vita a una filiera suina, potendo già contare sugli allevament­i.

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Jack Clerici: è stato alla guida del gruppo Coeclerici
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