CIAO VECCHIA TV
Il 18 dicembre al via gli incentivi per acquistare i televisori compatibili con il nuovo segnale digitale. Gli apparecchi fuori mercato andranno smaltiti e riciclati, ecco come
2009, nel passaggio tra analogico e digitale. Importante sarà gestire le parti più dannose degli apparecchi: «Esiste un sistema in grado di metterli in sicurezza e rendere innocue sostanze pericolose come le lampade di retro illuminazione degli schermi lcd, che contengono mercurio, o le plastiche con ritardanti di fiamma», dice Bonato.
È qui che entrano in gioco aziende come Relight, da Rho, in provincia di Milano, parte del gruppo Treee, che comprende sei imprese del settore: «Questi materiali vengono portati ai nostri centri di trattamento per essere messi in sicurezza e trasformare il problema del rifiuto in opportunità — commenta Bibiana Ferrari, amministratore delegato —. Tra le nostre aziende, Relight è quella più incline all’innovazione. Per esempio, abbiamo realizzato un impianto di recupero di pannelli fotovoltaici figlio di un progetto sviluppato con l’università di Padova, Cea e altri partner. Gli apparecchi che usiamo continuano a cambiare, quindi chi si occupa di “chiuderne” la catena di vita deve stare al passo con la tecnologia».
Ma per arrivare fin qui, anche utenti e negozianti devono scendere in campo. «Esiste una norma che regola lo smaltimento — conclude Bonato —: non solo i rivenditori sono obbligati a effettuare il ritiro gratuito dei Raee quando si acquista un’apparecchiatura equivalente (l’uno contro uno), ma i rivenditori con negozi grandi più di 400 metri quadrati devono ritirare gratis piccoli Raee anche quando il consumatore non compra nulla».
Materie prime
Un comune modello di smartphone contiene 40 componenti che possono essere riusati