Parma Capitale della Cultura chiama aziende e territorio
La città emiliana si prepara all’investitura del 2020: collaborazione fra pubblico e privato, coinvolgimento di Piacenza e Reggio, 400 eventi in un anno
Il disegno di una «P» che ricorda una serratura attraverso cui guardare Parma da più angolazioni, senza mai perderne di vista il cuore. Il logo è stato scelto dal designer Erik Spiekermann per Parma Capitale italiana della cultura 2020, che si ispira ai volti della città (e a un font del tipografo Bodoni, parmigiano acquisito), come la sua gastronomia: pochi ingredienti ma eccellenti.
Lo ha spiegato ieri Spiekermann alla presentazione ufficiale di «Parma 2020», che si è tenuta a Milano. Con «La cultura batte il tempo», tema di questo evento, si riflette sui diversi tempi della città: Parma è città romana e medievale, rinascimentale e barocca, borbonica e illuminista ma anche contadina, imprenditrice, tecnologica: tutte anime che oggi si fondono in un’unica realtà. Ed è la cultura che ne scandisce il tempo, come un metronomo, abbattendo barriere storiche e sociali in un solo, eterno, dialogo.
«Abbiamo scelto un modello vincente, la collaborazione tra pubblico e privato» — ha spiegato ieri il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti — per realizzare un progetto culturale. Il nostro è un orgoglio territoriale, non solo cittadino»: anche per questo «Emilia 2020» accompagnerà i festeggiamenti della Capitale con oltre 500 eventi collaterali nei territori di Piacenza e Reggio Emilia (città che si sono candidate insieme a Parma). «Vogliamo dare un valore culturale in tema d’identità, storia, tradizione — ha concluso Pizzarotti — a quello che siamo e potremo essere oltre il 2020».
Parma presenta un calendario di iniziative molto ampio: più di 400 eventi in un anno e oltre 700 partner del territorio. L’inaugurazione sarà una tre giorni di eventi: l’11 gennaio una parata consegnerà idealmente le «parole della cultura» alla casa municipale. Il 12 gennaio la cerimonia istituzionale al Teatro Regio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il 13 i festeggiamenti in occasione del patrono della città.
«Una delle novità di “Parma 2020” — aggiunge Alessandro Chiesi, presidente di Parma, io ci sto!, tra i relatori di ieri — è che le aziende hanno partecipato alla stesura del programma. Nel nostro territorio le imprese hanno a che fare con la cultura, ed è un successo già collaudato»; molte, dunque, le aziende che ospiteranno manifestazioni artistiche. «Questo è un grande onore per il nostro territorio — afferma invece il presidente della Regione Emilia-romagna, Stefano Bonaccini — che nel 2018 è stato scelto come miglior destinazione in Europa. Negli ultimi 5 anni abbiamo triplicato i fondi culturali perché siamo dell’idea che con la cultura si possa mangiare. In un’epoca di muri alzati e oscurantismo la bellezza e la cultura potranno salvarci e Parma vuole essere tutto questo». I saluti e gli auguri del ministro Dario Franceschini (in un video) hanno aggiunto un ulteriore concetto: questo progetto «crea una sana competizione tra città italiane».