Corriere della Sera

«Non mi farò intimidire»

La guerra in Lega passa attraverso un’affermazio­ne sui buu registrata di nascosto

- Monica Colombo

A colpi di file audio inviati in forma anonima alla procura federale, una corrente della Lega prova a spaccare la governance di via Rosellini, gettando nel caos la Confindust­ria del pallone alla vigilia della partita dei diritti tv. I milioni di Mediapro che promette la realizzazi­one del canale della Lega sono il motivo dell’attacco a Luigi De Siervo, intrappola­to dalle dichiarazi­oni estrapolat­e, registrate e diffuse attraverso il sito web di Repubblica. «Faccio spegnere i microfoni in curva così non si sentono i buu» dice l’ad

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La frase «rubata» Faccio spegnere i microfoni in tribuna così non si sentono i buu della Lega di A nel Consiglio del 23 settembre. «In un momento storico particolar­e. Eravamo sotto attacco, con le inchieste del New York Times e le frasi del presidente Gianni Infantino che disse di vergognars­i di essere italiano» spiega De Siervo in un’improvvisa­ta conferenza stampa.

«Ma quale censura. Stavamo parlando di come sviluppare il prodotto calcio all’estero. Avevo suggerito di gestire in maniera più precisa il direzionam­ento dei microfoni. Spesso capita che da casa si sentano cori che allo stadio non si percepisco­no».

Alla riunione incriminat­a erano presenti l’allora presidente della Lega Gaetano Micciché, Luca Percassi dell’atalanta, Alessandro Antonello dell’inter, Paolo Scaroni del Milan, Stefano Campoccia dell’udinese, il segretario verbalizza­nte Ruggero Stincardin­i, oltre ai consiglier­i federali Beppe Marotta e Claudio Lotito. Chi avrà diffuso l’audio?

«Ho chiamato il presidente Gravina e scoperto che già un mese e mezzo fa in forma anonima aveva ricevuto la registrazi­one, poi inoltrata anche alla procura federale». La quale ieri, dopo aver aperto e chiuso l’istruttori­a sull’elezione di Miccichè, ha aperto una nuova indagine sull’ad. «La Lega è una casa di vetro, qui è tutto trasparent­e» si difende De Siervo nel tentativo di chiamare a raccolta i grandi club, dalla Juve al Torino, dal Milan all’inter, per proteggere l’ultimo baluardo di legalità dal tentativo di ingerenze delle correnti lotitiane. «Ho un’idea di chi vuole male alla Lega ma non ci facciamo intimidire. Di certo ci sarà imbarazzo in Consiglio, qualcuno ha fatto il passo più lungo della gamba». Nel frattempo l’ad ha preso le contromisu­re. «Ho dato mandato al prof. Lonato di depositare querela per illegittim­a diffusione dell’audio». Resta il dubbio sul fatto che non abbia fatto mettere a verbale da Stincardin­i la frase. «Non l’ho fatta verbalizza­re perché i nostri resoconti sono sintetici». Di certo De Siervo non si piegherà ai ricatti in vista della partita sui diritti tv. «C’è chi vuole cambiare in corsa le regole del gioco, ma noi continuiam­o a lavorare. Approvate le linee guida del bando, vedremo se ci sarà l’interesse di Mediapro ad accettare le modifiche da noi apportate alla loro proposta. E infine resta in piedi l’ipotesi del canale tematico a prescinder­e dagli spagnoli». La guerra è appena iniziata, e la sensazione è che non terminerà presto.

Luigi De Siervo

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Stavamo parlando di come sviluppare il prodotto calcio all’estero. Avevo suggerito di gestire in maniera più precisa i microfoni

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Marco Benassi in gol per la Fiorentina
(Getty Images) Avanti Marco Benassi in gol per la Fiorentina
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