Stop all’aumento Iva e microtasse La manovra in Aula tra le proteste
Accuse a Bellanova sul caso dei fondi pubblici per la Xylella. Per il «Green new deal» 4,2 miliardi
Il via libera definitivo alla legge di Bilancio per il 2020 richiede una maratona notturna, dopo l’esame di oltre 400 ordini del giorno presentati dalle opposizioni, che contestano all’esecutivo di avere compresso i tempi di approvazione, al punto da minacciare un ricorso alla Consulta. A rallentare i lavori è anche il duro scontro tra M5S e Italia Viva, con l’attacco alla ministra dell’agricoltura, Teresa Bellanova. L’accusa mossa dalla senatrice 5S Barbara Lezzi è quella una distrazione fondi pubblici destinati alla rigenerazione degli ulivi e al contrasto alla Xylella a favore di una società consortile di cui sarebbe presidente il segretario della ministra. A stretto giro la replica del ministero: dichiarazioni senza fondamento. Nel pomeriggio il governo aveva ottenuto la fiducia alla Camera, con 334 sì e 232 contrari. Nella manovra da quasi 32 miliardi ci sono lo stop all’aumento dell’iva e delle accise, le microtasse su plastica e bevande zuccherate, l’aumento della tassa sulla fortuna, il bonus befana con gli incentivi per i pagamenti elettronici, il lancio di un «Green new deal» da 4,2 miliardi e il taglio del cuneo fiscale per i redditi da lavoro dipendente medio-bassi. Il gettito atteso delle micro tasse si è via via ridotto rispetto a quanto indicato nelle scorse settimane.