Artigiani e imprese, l’accordo per l’export negli Emirati Arabi
MILANO Macchinari, moda, chimica e apparecchi elettrici. Il nostro export in vetrina ad Abu Dhabi, in previsione dell’expo 2020 che si terrà nella vicina Dubai. Potremmo definirlo un accordo-pilota che prova a spingere i nostri prodotti in Medio Oriente, in un’area del mondo che in poche ore di volo permette di intercettare oltre metà della popolazione globale come testimonia il successo del modello della compagnia di volo Emirates.
Stavolta però la volontà è di spingere ulteriormente le nostre piccole imprese artigiane delle province di Milano e di Monza-brianza che sono già al primo posto tra quelle esportatrici verso gli Emirati con 646 milioni di interscambio commerciale all’anno. Dati che trainano la bilancia commerciale nazionale. L’italia è al decimo posto tra i Paesi esportatori verso Abu Dhabi, dopo Germania e Regno Unito. La particolarità di quest’area è che si sta convertendo una piattaforma logistica globale per il traffico merci. Il segmento cargo, in virtù anche degli investimenti di taglia extra-large negli aeroporti della regione, sta decollando. Si calcola che nei prossimi 15 anni quest’area del mondo ospiterà la maggiore domanda di consumi, grazie ad una decisa crescita della classe media. Per questo sarà fondamentale la politica di rappresentanza della Camera di Commercio italiana negli Emirati arabi. Che, per questo, metterà a disposizione una manager locale per lo sviluppo delle relazioni con le realtà imprenditoriali locali secondo un calendario condiviso dall’unione degli artigiani di Milano e della Monza-brianza. In cabina di regia l’avvocato Simone Facchinetti, dello studio omonimo, in rappresentanza della locale Camera di Commercio. Tra le attività il supporto per la partecipazioni a manifestazioni fieristiche, tra cui ovviamente il prossimo Expo. Ma anche lo sviluppo dei contatti istituzionali, la costruzione di rapporti bilaterali tra i due Paesi sempre più efficaci, la partecipazioni ad eventi aperti anche ad imprenditori lombardi negli Emirati in modo da realizzare ulteriori partnership commerciali nelle filiere dell’arredo, delle macchine utensili, dell’elettrica e dell’elettronica. Una spinta all’export condivisa anche dall’ice.