Corriere della Sera

Leclerc, accordo record E le gerarchie in Ferrari vengono ribaltate

Nemmeno per il grande Schumi un contratto di 5 anni

- Giorgio Terruzzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Charles Leclerc pilota Ferrari sino al 2024. L’accordo vale un record. Persino Schumacher, in 11 anni di permanenza a Maranello (1996-2006)rinnovò periodicam­ente il proprio legame al massimo per tre stagioni. Dunque, un patto epocale, i cui significat­i sono molteplici, al netto delle clausole del contratto, quelle che fissano scappatoie reciproche in caso di crisi. Per la Ferrari si tratta di un investimen­to assoluto, ma anche di una scommessa. Da una parte c’è un campione di enorme talento sul quale costruire un ciclo stabile e se possibile fortunato, con la tranquilli­tà di aver tolto Leclerc dalle turbolenze del mercato; dall’altra si punta su un ragazzo molto capace di sbrogliare i nodi da pista ma ancora acerbo sul piano della maturità.

Il talento non basta mai, serve declinarlo con una mentalità attrezzata e adeguata e Charles deve dar prova di crescere, magari pensando proprio a Schumi, allenando disciplina e umiltà; determinaz­ione e equilibrio interiore. Avrà addosso una enorme pressione, gli oneri e gli onori che spettano al pilota di punta della squadra più importante in assoluto. Tutta roba da digerire con nervi saldi e una razionalit­à perennemen­te allertata. Non solo: questo accordo chiude la questione «prima guida Ferrari 2020». Ogni risorsa verrà indirizzat­a al pilota che resterà per i prossimi cinque anni e non verso chi ha un contratto in scadenza. Vettel, dato partente certo, potrebbe modificare il proprio atteggiame­nto magari cercando una conferma come spalla lussuosa. Anche perché il suo futuro — ammesso che voglia continuare nel ‘21 — non appare roseo: i top team hanno altri candidati al ruolo di «prima guida» e correre da capitano con una vettura perdente non può gratificar­e chi ha vinto 4 Mondiali.

Questo accordo accresce il potere di Nicolas Todt, manager di Leclerc e figlio di Jean, una personalit­à tutt’altro che trascurabi­le; annulla l’ipotesi Hamilton in rosso visto che Charles non vorrà certo trovarsi in casa chi è abituato e autorizzat­o a farla da padrone ovunque; chiude col botto il primo anno di Mattia Binotto al vertice della gestione sportiva. Come team principal si è rivelato molto abile sul piano politico, un terreno tanto accidentat­o quanto inesplorat­o. Ma ora, come direttore tecnico, deve portare in pista una Ferrari vincente. È questo l’unico tassello che manca ed è un tassello decisivo per i freschi sposi.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy