Il Palazzo tifa per la stabilità Il governo può superare l’anno
Nel Palazzo tutti sanno che in condizioni politiche normali questo governo non sarebbe nato e tantomeno sarebbe stato guidato da chi, per oltre un anno, si è fatto sostenere dalla Lega prima di farsi sorreggere dal Pd. Nel Palazzo tutti sanno che in condizioni politiche normali il leader del maggior partito di opposizione non tratterebbe su una legge elettorale proporzionale mentre sponsorizza un referendum per una legge maggioritaria. Ma proprio le figure di Giuseppe Conte e Matteo Salvini, con le loro contraddizioni, fanno capire come nel Palazzo la normalità politica si sia smarrita. E nel vuoto di sistema, accade che un esecutivo privo di orizzonte venga accreditato di poter resistere a se stesso e alle proprie debolezze. Al di là dei proclami, infatti, nessuno ha pronto un progetto alternativo credibile. Ecco perché in Parlamento (quasi) tutti tifano per la stabilità della legislatura, ecco perché il premier, superato il mese terribile di gennaio, potrebbe arrivare al gennaio dell’anno prossimo, nonostante le inadempienze e le incompetenze che la sua squadra mette in risalto ogni giorno. Immaginare che un altro governo possa sostituirsi all’attuale, è una tesi che non regge: troppo fragili gli equilibri e le relazioni tra partiti. Oltre Conte, insomma, non si scorge nulla. Ma il nulla è il suo nemico più insidioso: sul nulla potrebbe cadere. Ed è ciò che temono alleati e avversari.