Corriere della Sera

Il festival del gol

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«C’è vita dopo il calcio, ed è importante ricordarse­lo: vincere più Palloni d’oro e Champions mi rende felice ma è solo una tappa». A Dubai, dove si trova per l’assegnazio­ne dei Globe Soccer Awards, ecco il Cristiano Ronaldo (foto) che mantiene intatto il desiderio di vincere (« spero che il 2020 sia un anno eccellente, anzi fantastico, come lo sono stati gli ultimi della mia carriera») ma filosofegg­ia sulla vita e rivela i suoi desideri per quando smetterà di giocare: «Non succederà a breve, ma quando accadrà avrò l’umiltà giusta di rendermi conto se la mia mente sarà più veloce del mio corpo. Già adesso mi sto rendendo conto che c’è una vita dopo il calcio e devo essere pronto, per superare ostacoli e fare cose che non so fare. Ad esempio, partecipar­e a un film di Hollywood: recitare al top è un qualcosa a cui voglio prepararmi». Ecco quindi il CR7 futuro attore, non tanto per vanità personale, ma perché «voglio uscire dalla mia zona di confort. Quando lo fai è una grande sfida e a me piacciono le sfide». Nel frattempo c’è il Cristiano extra calcio di oggi. I libri sono uno dei rimpianti. «Ho quattro figli e se mi chiedono qualcosa e se non so rispondere mi vergogno, quindi devo auto-educarmi, perché per via del calcio non ho potuto studiare molto». Quanto a Pelè «solo sentire il mio nome accostato a lui mi emoziona. Battere il suo numero di gol sarebbe motivo di orgoglio».

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