Prescrizione, lite Renzi-pd
Italia viva vota con FI e accusa gli alleati: inseguono il populismo grillino
Prescrizione, alla Camera Pd e M5S bocciano l’emendamento Costa mentre Italia viva vota con le opposizioni (FI, Lega e FDI). Renzi: «Il Pd si sta grillizzando». La conferenza dei capigruppo ha poi deciso che il provvedimento arriverà in Aula il 27 gennaio. Tensioni anche per la decisione dell’ex premier di non sostenere i candidati dem alle Regionali.
«La legge Bonafede è un obbrobrio e il Pd sta inseguendo il populismo giudiziario di Bonafede e di M5S». Al termine di una giornata di accuse incrociate tra Pd e Iv, Matteo Renzi rivendica la scelta dei suoi deputati in commissione giustizia, che ha spaccato la maggioranza.
Al voto, ieri, c’era un emendamento dei 5 Stelle per sopprimere la proposta di legge formulata dal responsabile giustizia di Forza Italia, Enrico Costa, che elimina il blocco della prescrizione ma — soprattutto — fa esplodere le contraddizioni interne al governo. E così è stato. I due deputati di Iv hanno votato contro con FI, Lega e FDI. E l’emendamento è passato per un solo voto: quello della presidente della commissione Giustizia, Francesca Businarolo (M5S).
Tenta di sanare la ferita, il Guardasigilli Alfonso Bonafede: «Prendo atto della bocciatura. Nei prossimi giorni presenterò la riforma del processo penale. Dopo l’ultimo vertice ci sono tutti i presupposti per dare finalmente una risposta concreta». Ma lo scontro interno alla sinistra di governo è ormai aperto. Con i renziani all’attacco del Pd, considerato «a rimorchio» dei Cinque Stelle. «Il Pd schierato col giustizialismo M5S lascia senza fiato», twitta Teresa Bellanova. E, a Porta a Porta, Renzi rimarca: «Abbiamo votato per riportare in vigore la legge del governo Renzi fatta dal ministro Orlando. Per dire: non è possibile che ci sia un processo senza fine. Paradossalmente, Lega e FI hanno votato con noi, il Pd con il
M5S. Un abbraccio di solidarietà ai riformisti Pd che stanno inseguendo i grillini».
Respinge ogni «maldestra accusa» il responsabile giustizia dem Walter Verini. E contrattacca: «Noi non andremo mai a rimorchio di Salvini, la nostra è una scelta di campo». Consapevole che la proposta Costa è (volutamente) analoga a quella già presentata dal Pd, Verini specifica: «La nostra proposta di riforma farà il suo iter, senza furbizie, senza ammiccamenti alla destra. E aspettiamo il ddl di riforma del processo penale, con tempi certi dei processi».
Michele Gubitosa, portavoce M5S alla Camera, definisce la scelta del gruppo di Renzi di «isolarsi e formare asse con la Lega», «grave» e «da valutare nelle sedi opportune».
Emma Bonino annotando la «prima evidente spaccatura interna alla maggioranza», ricorda l’emendamento di +Europa al Milleproroghe (che rinvia la riforma Bonafede) e invita a «non pasticciare alla ricerca di una soluzione che vada bene a tutti».
Elettrizzato dal «grande» risultato politico incassato Enrico Costa. «Maggioranza salvata dal gol decisivo dell’arbitro» critica, all’unisono con Mariastella Gelmini che accusa la Businarolo di «grave forzatura». E rilancia: «È solo il primo tempo. Il 27 in aula. Ribalteremo il risultato».