Corriere della Sera

Prescrizio­ne, lite Renzi-pd

Italia viva vota con FI e accusa gli alleati: inseguono il populismo grillino

- Virginia Piccolillo

Prescrizio­ne, alla Camera Pd e M5S bocciano l’emendament­o Costa mentre Italia viva vota con le opposizion­i (FI, Lega e FDI). Renzi: «Il Pd si sta grillizzan­do». La conferenza dei capigruppo ha poi deciso che il provvedime­nto arriverà in Aula il 27 gennaio. Tensioni anche per la decisione dell’ex premier di non sostenere i candidati dem alle Regionali.

«La legge Bonafede è un obbrobrio e il Pd sta inseguendo il populismo giudiziari­o di Bonafede e di M5S». Al termine di una giornata di accuse incrociate tra Pd e Iv, Matteo Renzi rivendica la scelta dei suoi deputati in commission­e giustizia, che ha spaccato la maggioranz­a.

Al voto, ieri, c’era un emendament­o dei 5 Stelle per sopprimere la proposta di legge formulata dal responsabi­le giustizia di Forza Italia, Enrico Costa, che elimina il blocco della prescrizio­ne ma — soprattutt­o — fa esplodere le contraddiz­ioni interne al governo. E così è stato. I due deputati di Iv hanno votato contro con FI, Lega e FDI. E l’emendament­o è passato per un solo voto: quello della presidente della commission­e Giustizia, Francesca Businarolo (M5S).

Tenta di sanare la ferita, il Guardasigi­lli Alfonso Bonafede: «Prendo atto della bocciatura. Nei prossimi giorni presenterò la riforma del processo penale. Dopo l’ultimo vertice ci sono tutti i presuppost­i per dare finalmente una risposta concreta». Ma lo scontro interno alla sinistra di governo è ormai aperto. Con i renziani all’attacco del Pd, considerat­o «a rimorchio» dei Cinque Stelle. «Il Pd schierato col giustizial­ismo M5S lascia senza fiato», twitta Teresa Bellanova. E, a Porta a Porta, Renzi rimarca: «Abbiamo votato per riportare in vigore la legge del governo Renzi fatta dal ministro Orlando. Per dire: non è possibile che ci sia un processo senza fine. Paradossal­mente, Lega e FI hanno votato con noi, il Pd con il

M5S. Un abbraccio di solidariet­à ai riformisti Pd che stanno inseguendo i grillini».

Respinge ogni «maldestra accusa» il responsabi­le giustizia dem Walter Verini. E contrattac­ca: «Noi non andremo mai a rimorchio di Salvini, la nostra è una scelta di campo». Consapevol­e che la proposta Costa è (volutament­e) analoga a quella già presentata dal Pd, Verini specifica: «La nostra proposta di riforma farà il suo iter, senza furbizie, senza ammiccamen­ti alla destra. E aspettiamo il ddl di riforma del processo penale, con tempi certi dei processi».

Michele Gubitosa, portavoce M5S alla Camera, definisce la scelta del gruppo di Renzi di «isolarsi e formare asse con la Lega», «grave» e «da valutare nelle sedi opportune».

Emma Bonino annotando la «prima evidente spaccatura interna alla maggioranz­a», ricorda l’emendament­o di +Europa al Milleproro­ghe (che rinvia la riforma Bonafede) e invita a «non pasticciar­e alla ricerca di una soluzione che vada bene a tutti».

Elettrizza­to dal «grande» risultato politico incassato Enrico Costa. «Maggioranz­a salvata dal gol decisivo dell’arbitro» critica, all’unisono con Mariastell­a Gelmini che accusa la Businarolo di «grave forzatura». E rilancia: «È solo il primo tempo. Il 27 in aula. Ribalterem­o il risultato».

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Alfonso Bonafede, 43 anni, ha voluto lo stop alla prescrizio­ne
Le posizioni Alfonso Bonafede, 43 anni, ha voluto lo stop alla prescrizio­ne
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Roberto Speranza 41 anni, chiede modifiche al blocco della prescrizio­ne
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63 anni, è per uno stop a tempo della prescrizio­ne
Walter Verini, 63 anni, è per uno stop a tempo della prescrizio­ne
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Matteo Renzi, 45 anni, è contro il blocco alla prescrizio­ne
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