«Nei sondaggi fanno fatica E così piantano delle bandierine»
ROMA Italia Viva accusa il Pd di andare «a rimorchio dei 5 Stelle». E Alfredo Bazoli, capogruppo dem in commissione Giustizia della Camera, difende il suo partito: «La scelta di votare contro la proposta di Forza Italia sulla prescrizione è coerente».
Vi siete arresi sui princìpi del diritto e del giusto processo?
«Non è così. Il Pd sta esercitando con grande senso di responsabilità il suo ruolo nella maggioranza. Noi siamo convinti che sia possibile trovare un punto di equilibrio nella riforma del processo, anche sul tema della prescrizione».
Bonafede vi ha convinti?
«Abbiamo colto con favore l’apertura del ministro a una modifica della sua riforma della prescrizione, con una distinzione tra sentenze di condanna e sentenze di assoluzione. Come richiesto a gran voce sia dai magistrati che dagli avvocati».
A voi basta?
«È chiaro che preferivamo la riforma Orlando. Ma è un grande passo avanti, che sarà completato da una riforma molto incisiva del processo. La riforma Bonafede contiene norme coraggiose. Il pacchetto complessivo, tra prescrizione e riforma del processo, renderà giustizia alla posizione che abbiamo assunto in commissione».
Non è un po’ troppo brutto il clima tra voi e i renziani?
«Hanno fatto dichiarazioni molto pesanti. Annibali, Giachetti, Fregolent e lo stesso Renzi ci accusano di esserci appiattiti sulle posizioni del M5S. Questa polemica non fa bene a Bonaccini e alle elezioni regionali».
Perché alzano i toni?
«Perché Italia viva fatica nei sondaggi e ha bisogno di piantare bandierine che le conferiscano una identità, che a oggi non è riuscita ad afferrare. Stanno facendo quel che facevano i 5 Stelle, l’esatto contrario della cultura di governo di un partito riformista».
Il governo Conte rischia?
«Italia viva deve dirci se ha intenzione di farlo ballare per ragioni di sopravvivenza personale, o se vuole stare dentro un percorso di governo che sbarri la strada alla destra».
Stanno reagendo a una legge elettorale che li penalizzerebbe?
«Non è da escludere. Il proporzionale con sbarramento al 5% mette a repentaglio la sopravvivenza di un partito che oggi è sotto a quella soglia».
Renzi dice che sta male se pensa a un’alleanza «da D’alema a Toninelli».
«Noi invece abbiamo una grande pazienza e confidiamo di andare avanti nel percorso di governo».
Le accuse degli alleati Hanno fatto dichiarazioni molto pesanti, anche Renzi Questa polemica non fa bene a Bonaccini e al voto regionale