Corriere della Sera

«Loro a rimorchio del Movimento La nostra cultura è diversa»

- Maria Teresa Meli

ROMA Onorevole Lucia Annibali, lei è la capogruppo di Italia viva in commission­e Giustizia: il Pd vi accusa di giocare di sponda con la destra, come rispondete?

«Questa storia che noi facciamo il gioco del centrodest­ra è una strumental­izzazione. Sempliceme­nte, noi abbiamo una cultura giuridica completame­nte diversa da quella dei Cinque Stelle. E votiamo in punta di diritto e di merito».

Però fate parte di una maggioranz­a di governo.

«Noi siamo profondame­nte contrari alla riforma Bonafede. E non è che stare in una maggioranz­a significa dover abdicare ai propri principi e alla propria cultura giuridica. Si cerca una mediazione, ma se non la si trova non si rinuncia ai propri valori: bisogna avere anche il coraggio di andare controcorr­ente. Del resto, avevamo già annunciato che avremmo votato la proposta Costa e lo abbiamo fatto giudicando nel merito».

Nel Pd dicono anche che voi volete rompere per cercare visibilità visto che siete in calo nei sondaggi.

«Al Pd diciamo basta con questi giochini. Noi non vogliamo rompere la maggioranz­a. È il Pd che ha deciso di andare a rimorchio del Movimento 5 Stelle anche sulla giustizia».

E ora che succederà?

«Si va in Aula. Costa ha spiegato che presenterà un emendament­o che ricalca la proposta Orlando sulla prescrizio­ne. Noi pensiamo che su questo emendament­o si possa coagulare un’ampia maggioranz­a».

Questo metterà in difficoltà il Pd.

«Il Pd farà le sue scelte. Vedremo se ha deciso di recedere su principi come quelli del diritto e del giusto processo oppure cedere ancora alla cultura giuridica del Movimento 5 Stelle».

Però sulla prescrizio­ne c’è stata una mediazione di Giuseppe Conte. È anche per questa ragione che il Pd si è fermato. Voi invece non accettate la soluzione trovata dal premier?

«Noi il cosiddetto lodo Conte non lo abbiamo ancora visto nero su bianco. Certo, è stato fatto un passo avanti perché si è rotto un tabù che per Bonafede sembrava intoccabil­e, ma vogliamo vedere un testo scritto, non possiamo decidere in base ad alcune cose dette a voce. Peraltro la differenzi­azione tra condannati e assolti per la prescrizio­ne apre profili di incostituz­ionalità. Si viola il principio di non colpevolez­za. Fino al terzo grado infatti vale la presunzion­e d’innocenza. E poi si mette in discussion­e anche il diritto costituzio­nale di tutti i cittadini di essere uguali davanti alla legge».

La sfida dell’aula

Al Pd diciamo basta con questi giochini. Noi non vogliamo rompere la maggioranz­a. Ora si va in Aula

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Lucia Annibali, 42 anni, avvocata, nel 2018 è stata eletta alla Camera dei deputati nelle liste del Partito democratic­o, «ripescata» con il sistema proporzion­ale
Deputata Lucia Annibali, 42 anni, avvocata, nel 2018 è stata eletta alla Camera dei deputati nelle liste del Partito democratic­o, «ripescata» con il sistema proporzion­ale

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