Corriere della Sera

Di Battista: io e Luigi molto diversi I paletti per tornare in prima linea

- di Emanuele Buzzi

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La questione delle concession­i è ciò che politicame­nte mi interessa di più dal crollo del Ponte Morandi Magari arrivasse la revoca

Alessandro Di Battista mette i suoi paletti. Lo fa con un lungo post per prendere posizione su Movimento, governo e incarichi personali. E torna a insistere sulla revoca delle concession­i autostrada­li ai Benetton, una mossa che — secondo chi ha avuto modo di parlargli — se concretizz­ata potrebbe spingerlo a tornare in prima linea nella vita politica dei Cinque Stelle. «Potevo “pretendere” qualcosa dal Movimento che avevo contribuit­o a portare al governo ma non l’ho fatto. Ho preferito mantenere una totale libertà elogiando il Movimento quando lo meritava, criticando­lo ove necessario e pungolando­lo quando ritenevo opportuno», scrive l’ex deputato precisando di essere in viaggio in Iran, vicino al confine con il Pakistan. E puntualizz­a la sua natura di «volontario» come referente per Rousseau (un incarico confermato nelle ultime ore e che ha dato vita a molte interpreta­zioni): «Sono due anni che faccio da volontario (attivista) dando una mano a Rousseau. Ricordate che ho sponsorizz­ato le campagne sugli alberi o sul riciclo di giocattoli? Ecco da volontario — quindi gratis — continuerò a farlo. Tutto qui. Eppure per qualcuno mi sarei venduto per un incarico».

Di Battista sottolinea che ha preferito mantenersi con le mani libere in modo da potere dire la sua. «Salvini mi considerav­a un suo nemico, ricordate? Ho sempre espresso i miei pensieri anche quando il Movimento governava con la Lega». E ancora: «Le mie critiche al Pd sono state lette come una mia folgorazio­ne leghista». Punti di vista, divergenze e libertà di «pungolare» anche Luigi Di Maio. «Io e Luigi siamo molto diversi. Non sempre siamo andati d’accordo — scrive — ma gli

Ex deputato Alessandro Di Battista, 41 anni, è stato parlamenta­re del Movimento dal 2013 al 2018 voglio bene, lo stimo e gli sono grato per una serie di successi raggiunti».

Più volte, però, nel discorso compare la questione della revoca delle concession­i autostrada­li ai Benetton. Un punto centrale per Di Battista che potrebbe avere delle ripercussi­oni anche sulle sue scelte. Insomma, nel caso il Movimento riuscisse a strappare la revoca delle concession­i autostrada­li, sarebbe pronto a tornare in campo da protagonis­ta. La «revoca è ciò che politicame­nte mi interessa di più dal giorno del crollo del Ponte Morandi. Leggo che forse la revoca ci sarà. Magari avvenisse!», scrive l’ex deputato che, secondo i ben informati, dovrebbe tornare in Italia in tempo per prendere parte agli Stati generali del Movimento a marzo. E ancora: «Luigi dal crollo del Ponte Morandi non fa altro che pensare a dare giustizia a quei morti. Ne avremo parlato 1.000 volte. Ebbene, se le concession­i verranno tolte ai Benetton il Movimento farà qualcosa di grande».

E chiude con una stoccata: «Pensate che sulla visione di Stato, sulle privatizza­zioni, sulla distruzion­e dello Stato sociale a vantaggio dei privati Renzi, Salvini e Bonino siano così diversi?».

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