Corriere della Sera

Niccolò in carrozzina, morto per una buca

Firenze, la sedia a rotelle dello studente si è ribaltata in strada. Aperta un’inchiesta

- Marco Gasperetti mgasperett­i@corriere.it

La vicenda

● Niccolò Bizzarri, 21 anni, di Firenze, dalla nascita lottava contro la sindrome di Duchenne

● Si muoveva in città, con una carrozzina elettrica. Lo scorso lunedì è finito in una buca e ha battuto la testa Poi in serata, ha avuto una crisi cardiaca ed è morto. Ora indaga la Procura

FIRENZE Niccolò era un non violento con l’anima di un guerriero. Aveva 21 anni e dalla nascita lottava contro la sindrome di Duchenne, la più grave delle distrofie muscolari, un male che lentamente ma inesorabil­mente conduce all’immobilità. All’università, Lettere antiche, si batteva ogni giorno tra mille ostacoli ma era così dolcemente grintoso da diventare un leader tra gli studenti. In città, sulla carrozzell­a, si muoveva come tutti i disabili a fatica tra auto in sosta e intralci di ogni tipo.

«C’era abituato, non si arrendeva mai», ricordano gli amici. E quando lunedì all’ora di pranzo è uscito dalla biblioteca di Lettere, in piazza Brunellesc­hi nel centro di Firenze, la carrozzina elettrica è finita in una buca e si è ribaltata, Niccolò Bizzari ancora una volta non ha avuto paura. Ha battuto la testa sull’asfalto. «Ho un bel bernoccolo», ha detto agli amici. «Sembrava cosa da niente, nonostante quel volo — racconta Francesca —, stava bene». Ed invece dopo poco il braccio destro di Niccolò ha smesso di funzionare. All’ospedale di Santa Maria Nuova sembrava stare meglio. Poi in serata, a sorpresa, una crisi, il cuore che impazzisce e poi si ferma.

È morto così. Forse per una buca, coperta poco dopo la tragica caduta, un ragazzo straordina­rio, rappresent­ante di una lista studentesc­a, innamorato della cultura e della vita che, nonostante la tremenda malattia, si teneva stretta perché, come raccontava, «è bellissima, nonostante tutto».

Non è stata una fatalità, forse. Quella buca, una delle tante che affliggono Firenze e tante altre città, non ci doveva essere e comunque doveva essere riparata prima. La Procura ha aperto un fascicolo ipotizzand­o il reato di omicidio colposo e ha disposto l’autopsia sul corpo di Niccolò. Il pm Alessandra Falcone vuole capire se esiste un collegamen­to tra quella caduta, il trauma cranico e la crisi cardiaca che ha ucciso lo studente.

Prima che gli operai coprissero la buca, i vigili urbani hanno compiuti rilievi e dunque sarà anche valutato quanto fosse pericolosa quello squarcio sull’asfalto e quale fosse il livello di sicurezza in quel punto.

«Niccolò era sulla strada quando la carrozzina si è ribaltata per la buca perché il marciapied­e è molto stretto», ha detto Filippo, uno degli amici presenti.

Un’altra inchiesta è stata aperta dall’asl Toscana. Non sembrano ci siano stati errori al Pronto soccorso ma i medici, colpiti e addolorati dalla morte del giovane, vogliono avere la sicurezza che i soccorsi siano stati efficaci.

La notizia della morte di Niccolò ha scosso Palazzo Vecchio. «Esprimo tutto il mio dolore e cordoglio ai familiari perché questo fatto è drammatico e non dovrebbe mai succedere né a Firenze né in qualsiasi altra città», ha detto ieri il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Sulle eventuali responsabi­lità della società che doveva garantire la manutenzio­ne della strada, il sindaco ha annunciato che il Comune farà tutti gli accertamen­ti anche se ha invitato tutti a non giungere a conclusion­i affrettate.

«Anche se Niccolò fosse ancora vivo, cosa che io avrei pregato avvenisse in tutti i modi — ha detto Nardella —, resterebbe un fatto gravissimo che un disabile in carrozzina cada per una buca».

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Universita­rio Niccolò Bizzarri, morto a 21 anni a Firenze, frequentav­a la facoltà di Lettere antiche

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