Temi locali e universali, un viaggio in cinque tappe
Famiglie, scuola, città, ambiente e Mediterraneo. «La voce della cultura per riscoprire la vera politica»
La coesione sociale e le famiglie nelle periferie estreme a Milano, la scuola a Napoli, l’ambiente a Genova, il Mediterraneo e l’europa a Taranto, la complessità delle metropoli a Roma: cinque temi per cinque incontri in altrettante città per capire il presente e attrezzarsi per il futuro.
È «E se domani», un percorso attraverso l’italia e la peculiarità dei suoi territori di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in collaborazione con Eni, che prende il via alle 18,30 di questa sera proprio dalla sede della Fondazione in viale Pasubio 5, a Milano con ospiti quali lo psicanalista Luigi Zoja, lo scrittore Rocco Civitarese, la storica Carmen Pellegrino, Philip Di Salvo, ricercatore dell’università della Svizzera italiana e Erika Vernold Miller, fondatrice di Intellectual downplaying Research Hub ed esperta di educazione inclusiva e famiglie non tradizionali.
Un viaggio nella complessità della nostra epoca, con il contributo di «voci» dei diversi territori e di giornalisti come Virman Cusenza, direttore de Il Messaggero, per trovare soluzioni alle problematiche attuali, avendo come faro gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’onu, dalla lotta ai cambiamenti climatici alla crescita economica.
«I produttori di cultura devono mettersi in gioco per semplificare la complessità delle problematiche attuali a beneficio dei cittadini — precisa Massimiliano Tarantino, direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli —. La nostra vuole essere una triangolazione affinché le soluzioni non siano calate dall’alto da una classe politica che avrebbe la necessità di aggiornarsi, analizzando i dati oggettivi e cogliendo la voglia di riscatto dei territori stessi».
Per Tarantino iniziative culturali itineranti come questa sono una risposta all’antipolitica. «Negli ultimi anni si è puntato sul facile consenso. Bisogna ritrovare il gusto di fare politica vera, cioé la capacità di mediare, senza prescindere dalla competenza e dalla progettualità. Abbiamo davanti ancora un decennio affinché gli obiettivi dell’agenda Onu 2030 non diventino carta straccia e la politica non sia soppiantata, come a livello globale sta già accadendo, dalle dinamiche economiche. Sarebbe un dramma, il futuro più fosco che ci possiamo attendere».
Le problematiche Scrittori, psicanalisti e storici per fare luce su alcuni dei punti cruciali di questo millennio