Corriere della Sera

Gregoretti, l’escamotage della maggioranz­a per il rinvio

L’idea di far vincere in commission­e il no al processo a Salvini. E ribaltare il verdetto in Aula dopo le Regionali

- Al. T.

La querelle che si è svolta ieri nella giunta per il Regolament­o del Senato apparentem­ente era relativa a una questione tecnica, ma invece era molto politica. Perché, se tutto andrà come pare, lunedì nella giunta per le Immunità la maggioranz­a eviterà di dire sì al processo per la nave Gregoretti all’ex ministro Salvini, sottraendo­gli così un’arma polemica in vista del voto delle Regionali, e rimandando all’aula l’eventuale sì all’autorizzaz­ione a procedere.

Ieri si è svolto il primo round. La giunta per il Regolament­o doveva decidere se spostare il voto della giunta per le Immunità, previsto per lunedì 20, come chiesto dalla maggioranz­a. Cinque giorni dopo si terranno le elezioni in Emilia-romagna e Calabria. Il timore della maggioranz­a è quello di fare di Salvini una vittima (ieri ha già annunciato «io non mollo, non mi fanno paura»). Per la stessa ragione, le opposizion­i hanno chiesto di mantenere ferma la data. Il primo tentativo della maggioranz­a, ieri, è stato quello di chiedere il riequilibr­io della giunta del Regolament­o, incaricata di decidere se confermare la data del voto di lunedì. In mancanza di accordi tra Pd e 5 Stelle, infatti, fino a ieri c’erano 6 senatori della minoranza e 4 della maggioranz­a, gli stessi equilibri del governo precedente. La presidente del Senato Elisabetta Casellati (in mattinata c’è stato il giallo di un pranzo con Salvini, smentito), contro il parere delle minoranze ha dato il via libera al riequilibr­io e sono stati nominati due senatori di maggioranz­a, Loredana De Petris (Misto) e Julia Unterberge­r (Autonomie). Così il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci, non ha potuto fare altro che prendere atto «con soddisfazi­one» del riequilibr­io. Il voto della giunta del Regolament­o, però — aggiornato a stamattina — dovrebbe consentire comunque alla minoranza di bloccare lo spostament­o della data.

E dunque lunedì si arriverà all’altro passaggio, alla giunta per le Immunità. Qui Pd e M5S hanno due scelte: votare a favore dell’autorizzaz­ione a procedere per Salvini, trasforman­do il leghista in una «vittima»; oppure astenersi, «salvandolo» momentanea­mente e rinviando il voto al passaggio in Aula, a febbraio. Nulla è ancora stato deciso, ma è probabile che i senatori della maggioranz­a scelgano questa strada. Perché le elezioni, soprattutt­o quelle in Emilia-romagna, sono decisive per il Pd e per il governo.

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Il voto della Lega sulla modifica dei lavori
In Senato Il voto della Lega sulla modifica dei lavori

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