Marine ci riprova: «Mi candido contro Macron»
A due anni dal voto Le Pen annuncia la sua terza campagna per l’eliseo (e taglia fuori la nipote Marion)
NANTERRE Nel «carré» di Nanterre, sede del Front e dal giugno 2018 Rassemblement national, Marine Le Pen invita i giornalisti per rivolgere gli auguri di inizio anno e per annunciare ufficialmente: «Mi candido per l’elezione presidenziale 2022. È una decisione sulla quale ho riflettuto molto e che ormai è presa».
La leader del RN aggiunge che spetterà al congresso del partito pronunciarsi l’anno prossimo, ma ci vorrebbe un clamoroso capovolgimento interno per privarla della terza corsa all’eliseo dopo quelle del 2012 e del 2017.
I toni non sono trionfalistici, anche perché il duello che si prefigura — quello con il presidente in carica Macron — l’ha già vista perdere, e dopo un dibattito televisivo catastrofico che le portò accuse di incompetenza all’interno del suo stesso campo. Mancano oltre due anni all’appuntamento della primavera 2022, ma Marine Le Pen vuole chiudere spazi di manovra a eventuali concorrenti interni, per esempio alla nipote Marion Maréchal Le Pen.
La leader del RN sembra trarre lezione dalla sconfitta precedente e dichiara di volersi preparare a fondo. «La corsa alle Presidenziali è un momento importante, so che i francesi accorderanno la loro fiducia solo a chi si mostrerà competente».
Il programma politico è più o meno il solito — «un grande progetto nazionale che possa riunire tutti i francesi»
— e anche la dinamica è già vista: «Io sono la capofila dei “nazionali”, dei francesi che credono nella sovranità nazionale, mentre Macron è il candidato dei “mondialisti”». Forse anche per questo manca un certo fervore, e a chi dopo il discorso glielo fa notare durante il brindisi, Marine Le Pen risponde che «non ho voglia di fare certe sceneggiate, dire che “mi sento chiamata”, che “rispondo alle sollecitazioni di tanti amici”, e così via. Mi candido perché sta nelle cose. Non c’è bisogno di cadere nel grottesco».
Alla vigilia delle elezioni municipali del marzo prossimo, importanti per dare credibilità e sostanza al progetto presidenziale, la politica francese si trova così la strada già segnata verso la riedizione della sfida Macron-le Pen. «A meno di sorprese che riguardino Macron», ha detto MLP.
Sul no all’unione Europea, nessuna novità. «Merkel dice che è un’assicurazione sulla vita? Non credo proprio. Lei continua a dichiararsi favorevole all’europa e anche noi lo siamo. Ma a un’europa delle nazioni, non alla Ue, come abbiamo detto anche alle ultime Europee dove, è bene ricordarlo, siamo stati il primo partito di Francia».