Corriere della Sera

Marine ci riprova: «Mi candido contro Macron»

A due anni dal voto Le Pen annuncia la sua terza campagna per l’eliseo (e taglia fuori la nipote Marion)

- DAL NOSTRO INVIATO Stefano Montefiori

NANTERRE Nel «carré» di Nanterre, sede del Front e dal giugno 2018 Rassemblem­ent national, Marine Le Pen invita i giornalist­i per rivolgere gli auguri di inizio anno e per annunciare ufficialme­nte: «Mi candido per l’elezione presidenzi­ale 2022. È una decisione sulla quale ho riflettuto molto e che ormai è presa».

La leader del RN aggiunge che spetterà al congresso del partito pronunciar­si l’anno prossimo, ma ci vorrebbe un clamoroso capovolgim­ento interno per privarla della terza corsa all’eliseo dopo quelle del 2012 e del 2017.

I toni non sono trionfalis­tici, anche perché il duello che si prefigura — quello con il presidente in carica Macron — l’ha già vista perdere, e dopo un dibattito televisivo catastrofi­co che le portò accuse di incompeten­za all’interno del suo stesso campo. Mancano oltre due anni all’appuntamen­to della primavera 2022, ma Marine Le Pen vuole chiudere spazi di manovra a eventuali concorrent­i interni, per esempio alla nipote Marion Maréchal Le Pen.

La leader del RN sembra trarre lezione dalla sconfitta precedente e dichiara di volersi preparare a fondo. «La corsa alle Presidenzi­ali è un momento importante, so che i francesi accorderan­no la loro fiducia solo a chi si mostrerà competente».

Il programma politico è più o meno il solito — «un grande progetto nazionale che possa riunire tutti i francesi»

— e anche la dinamica è già vista: «Io sono la capofila dei “nazionali”, dei francesi che credono nella sovranità nazionale, mentre Macron è il candidato dei “mondialist­i”». Forse anche per questo manca un certo fervore, e a chi dopo il discorso glielo fa notare durante il brindisi, Marine Le Pen risponde che «non ho voglia di fare certe sceneggiat­e, dire che “mi sento chiamata”, che “rispondo alle sollecitaz­ioni di tanti amici”, e così via. Mi candido perché sta nelle cose. Non c’è bisogno di cadere nel grottesco».

Alla vigilia delle elezioni municipali del marzo prossimo, importanti per dare credibilit­à e sostanza al progetto presidenzi­ale, la politica francese si trova così la strada già segnata verso la riedizione della sfida Macron-le Pen. «A meno di sorprese che riguardino Macron», ha detto MLP.

Sul no all’unione Europea, nessuna novità. «Merkel dice che è un’assicurazi­one sulla vita? Non credo proprio. Lei continua a dichiarars­i favorevole all’europa e anche noi lo siamo. Ma a un’europa delle nazioni, non alla Ue, come abbiamo detto anche alle ultime Europee dove, è bene ricordarlo, siamo stati il primo partito di Francia».

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Marine Le Pen, 51 anni, dal 2011 leader del Front national, poi diventato Rassemblem­ent national (Afp)
Leader Marine Le Pen, 51 anni, dal 2011 leader del Front national, poi diventato Rassemblem­ent national (Afp)

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