«Copiati i file di 18 Procure» A giudizio la società Area
MILANO È un tema che continua a essere sottovalutato, pure dal Ministero e dai pm che in tutta Italia continuano a lavorare a occhi chiusi con le società private di intercettazioni per noleggio e manutenzione dei server. Ma per la prima volta una delle maggiori società è rinviata a giudizio perché un suo software, installato nelle sale ascolto dei pm per l’assistenza, dal 2008 al 2016 ha avuto l’effetto collaterale di copiare molti dati intercettati da 18 Procure quali Reggio Calabria, Palermo, Roma, Milano, Napoli, Venezia, Brescia, Perugia, Firenze. Audio, sunti di colloqui, email, sms e nomi degli interlocutori finivano così nei pc dell’help-desk di «Area spa» a Vizzola Ticino, che ora il gup milanese Giulio Fanales ordina sia processata al pari del suo socio unico ed ex amministratore Andrea Franco Formenti, al capo della sicurezza, e ad altri 5 dipendenti con l’accusa di «accesso abusivo a sistema informatico».
Per i difensori Fabio Ambrosetti e Carlo Enrico Paliero l’imputazione è «indeterminata» perché non indica specifici limiti mai posti dalle Procure alla manutenzione, e non elenca il preciso abbinamento tra data del singolo file scaricato e data del singolo accesso effettuato: eccezione però respinta dal gup perché, come segnalato dal pm Piero Basilone, non avendo alcuna Procura mai autorizzato «Area» ad accedere ai contenuti intercettati, va ritenuto abusivo ogni accesso ai dati effettuato dalla società pur nell’attività di manutenzione dei server.