Il Concerto a Roma e la Carta di Gariwo per lo sport responsabile
Invertire la rotta nello sport, prendere posizione contro razzismo e antisemitismo. Un appello tanto più urgente alla vigilia del Giorno della Memoria, il 27 gennaio. Per questo è nata La contesa buona, Carta dello Sport promossa da Gariwo, la foresta dei Giusti, con proposte per uno sport responsabile, sottoscrivibile su it.gariwo.net. Hanno già aderito atletica e basket, squadre di calcio come Pescara e Cagliari, giornalisti come Pastorin e Mura. «Lo sport può contribuire a migliorare la società. È stato testimone di grandi tragedie, ma pure di risposte forti a razzismo e antisemitismo», spiega Gabriele Nissim, presidente di Gariwo. La Carta è stata presentata ieri a Roma nell’evento organizzato dall’unione delle comunità ebraiche (Ucei) Un calcio al razzismo (dal titolo del libro di A. Smulevich e M. Castellani, Giuntina). Il 23 gennaio (20.30, Auditorium Parco della Musica di Roma, ingresso gratuito) l’ucei promuove il 7° Concerto della Memoria, Là dove giace il cuore. Note e parole di esilio (patrocinio della Presidenza del Consiglio, in collaborazione con Accademia di Santa Cecilia). «La condizione di esiliato è simile per tutti. Lo testimoniano sia le canzoni sia i testi che ho raccolto, con la collaborazione dello scrittore De Waal», dice Viviana Kasam, ideatrice del concerto, in coproduzione con Marilena Citelli Francese. «L’obiettivo è maturare senso di appartenenza e responsabilità attraverso la musica e l’arte teatrale», dichiara Noemi Di Segni, presidente dell’ucei.