Arriva il Dantedì La giornata dedicata al poeta sarà il 25 marzo
L’iniziativa Diventa ufficiale la proposta partita dalle pagine del «Corriere» La scelta del Consiglio dei ministri. Coinvolte le scuole
Il 25 marzo sarà «Dantedì», la giornata dedicata a Dante Alighieri lanciata dal Corriere. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. Resterà nel calendario anche dopo le celebrazioni per i 700 anni dalla morte del poeta.
Il Dantedì entra nel calendario: il 25 marzo sarà la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri. Il Consiglio dei ministri, nella seduta di ieri, ha approvato la direttiva che istituisce il giorno per il poeta, in vista dei 700 anni dalla sua scomparsa che cadranno nel 2021.
Il Dantedì è nato su proposta del ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo; il titolare del dicastero Dario Franceschini non nasconde la sua soddisfazione. «L’aspetto che più mi rende felice — spiega il ministro al “Corriere” — è che il Dantedì resterà immutabile nel calendario anche dopo la conclusione delle celebrazioni».
«Abbiamo bisogno di rafforzare la cultura nel nostro Paese e Dante è un punto d’appoggio fondamentale» ha osservato il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina, che già da sottosegretaria aveva espresso il suo sostegno al progetto. Anche il suo ministero verrà chiamato in causa visto che a caratterizzare il Dantedì sarà il coinvolgimento delle scuole. «Stiamo lavorando a iniziative per gli studenti già a partire dal 2020», dice al «Corriere» Azzolina.
L’attenzione al mondo della scuola trova conferma anche nella data scelta: «Fino all’ultimo — svela Franceschini — c’era un’alternativa tra due giorni». Il 14 settembre, data di morte del poeta, e il 25 marzo, che gli studiosi riconoscono come possibile inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia. Ha prevalso la seconda anche per la sua collocazione più felice all’interno dell’anno scolastico.
Le aspettative in vista della ricorrenza del 2021 sono molte: dopo l’impegno di Poste Italiane (con il coinvolgimento di 70 Comuni legati alla vita o all’opera del poeta) «altre grandi aziende si facciano avanti», esorta il ministro Franceschini. «Dalla Rai mi aspetto che su Dante proponga e produca grandi cose». Il ministro annuncia poi per il 2021 una grande mostra dantesca alle Scuderie del Quirinale, a Roma. Sono oltre 400 le iniziative giunte al Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante, presieduto dal filologo Carlo Ossola. Lo studioso ha accolto con favore la «nascita» del Dantedì: «Permetterà
di ravvivare ogni anno la memoria del poeta, il cui ricordo è vitale per la sopravvivenza della nostra mente».
L’istituzione della giornata ha incassato il plauso anche dell’accademia della Crusca: «Cercheremo di riempire questo giorno di contenuti anche popolari per raggiungere un pubblico vasto, per far sentire Dante come proprio a tutto il popolo italiano» ha detto Claudio Marazzini, linguista, presidente del sodalizio. Marazzini, con il linguista Luca Serianni e il dantista Alberto Casadei, era stato tra i partecipanti all’evento Dante è la nostra identità. Per l’istituzione del Dantedì, che si era svolto il 4 luglio 2019 a Milano nella Sala Buzzati del «Corriere», organizzato da Fondazione Corriere. L’incontro aveva fatto seguito alla proposta, partita il 24 aprile 2019 da un corsivo del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano sul «Corriere della Sera»,
L’omaggio nel giorno in cui comincia il viaggio nell’aldilà raccontato dall’alighieri nella «Divina Commedia»
che Dante Alighieri avesse una sua giornata sul calendario. Il termine Dantedì era stato coniato in seguito insieme con il linguista Francesco Sabatini; quest’ultimo è intervenuto ieri parlando di «una vittoria per l’italia della cultura».
Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e presidente di Fondazione Italia che a Dante ha dedicato un convegno, ha definito il Dantedì come «una iniziativa una volta tanto condivisibile» presa dal governo; di «grande occasione» ha parlato Andrea Martella, deputato pd, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria; infine, Michele Nitti, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura, che nel luglio 2019 era stato il primo firmatario della mozione per istituire il Dantedì, ha ribadito che «protagoniste della giornata saranno principalmente le scuole»