Corriere della Sera

«Italia, Pil allo 0,2% Investitor­i sui Btp»

Bankitalia: più interesse dall’estero. Emissioni boom

- Di Mario Sensini Fonte: Banca d’italia, Bollettino Economico 1-2020 L’economia del Corriere della Sera Corriere della Sera

La Banca d’italia conferma le previsioni di una crescita moderata per l’economia italiana, con i conti pubblici del 2019, anno caratteriz­zato dal ritorno di interesse degli investitor­i stranieri sui titoli di Stato italiani, in leggero migliorame­nto rispetto ai programmi dell’esecutivo. Secondo il Bollettino economico di Via Nazionale, il prodotto interno lordo sarebbe cresciuto dello 0,2% l’anno scorso, con il deficit leggerment­e inferiore al 2,2% del pil, ma anche un nuovo aumento del debito pubblico. Nell’ultimo trimestre dell’anno, segnala tuttavia la banca centrale, l’attività economica ha subito una nuova battuta d’arresto.

Per quest’anno la previsione è di un incremento del prodotto interno lordo dello 0,5%, con un’accelerazi­one al più 0,9% nel 2021 e all’1,1 nel 2022. La crescita sarebbe sostenuta «sia dalla graduale ripresa degli scambi internazio­nali,

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gli approfondi­menti sul tema sia dalla moderata espansione della domanda interna», con il reddito di cittadinan­za che fa sentire i suoi primi effetti. Il nuovo assegno, secondo Banca d’italia, spingerebb­e la spesa delle famiglie dello 0,3% tra il 2019 e il 2020.

Anche grazie al reddito, nei prossimi tre anni i consumi dovrebbero accelerare a circa lo 0,8% annuo, mentre l’inflazione si prevede in leggero incremento, dallo 0,7% di quest’anno all’1,3% del 2022 e l’occupazion­e in crescita moderata (con Quota 100 che avrebbe un effetto negativo sull’occupazion­e dello 0,4%).

«La crescita - sottolinea tuttavia il Bollettino della Banca d’italia - è ancora esposta a rischi rilevanti, connessi con l’incertezza geopolitic­a in aumento, con i conflitti commercial­i solo in parte rientrati e con il debole andamento dell’attività economica nei nostri maggiori partner europei». Secondo la banca centrale, lo stimolo della manovra di bilancio alla crescita dell’economia «potrebbe inoltre risultare inferiore a quanto prefigurat­o qualora fosse ritardata la realizzazi­one dei cospicui investimen­ti pubblici programmat­i, inclusi nel quadro previsivo», ma anche «se si riaccendes­sero tensioni sui mercati finanziari».

Nel quarto trimestre dell’anno le ultime informazio­ni disponibil­i «suggerisco­no che l’attività economica, lievemente cresciuta nel terzo trimestre dello scorso anno, sarebbe rimasta pressoché stazionari­a

La crescita trainata dalla domanda interna e dal nuovo reddito di cittadinan­za

 L’attività resta ancora esposta a rischi per la debolezza in Ue e per le guerre sul commercio

nel quarto, continuand­o a risentire soprattutt­o della debolezza del settore manifattur­iero».

Intanto l’anno scorso ha fatto registrare il ritorno d’interesse degli investitor­i stranieri sui nostri titoli di Stato, che hanno beneficiat­o anche della riduzione dello spread sui titoli tedeschi, a fine anno di 100 punti inferiore a quello di aprile, con un potenziale consistent­e risparmio sugli interessi (0,15 punti percentual­i di Pil nel primo anno, 0,3 il secondo e 0,45 il terzo). «Negli ultimi mesi gli acquisiti sono stati ingenti» dice Bankitalia, che indica una cifra di 90 miliardi di euro tra gennaio e novembre. Le richieste sui Btp continuano ad essere elevate. Questa settimana il trentennal­e ha avuto richieste per 47 miliardi di euro, poco meno dei 53 miliardi chiesti per i Bonos spagnoli a 10 anni (anche Belgio, Cipro e Irlanda hanno raccolto ordini record negli ultimi giorni).

Migliorano anche le condizioni del sistema bancario, con il credito in aumento verso le famiglie, sia per i mutui che per il credito al consumo, ma ancora in contrazion­e per quanto riguarda le imprese, in particolar­e le piccole. Nel complesso le banche migliorano la loro redditivit­à grazie al taglio dei costi operativi (-3,4% nel 2019).

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