Messina corregge gli errori, ora la svolta di Milano
Tagliati Mack e White, l’allenatore presidente sa che deve vincere e non può più sbagliare
È come se Conte cacciasse Lukaku e Barella, gli acquisti dell’estate. Se li coccola invece l’allenatore dell’inter, difende le sue scelte, anche perché si sono rivelate azzeccate, lavorano, producono risultati e fanno squadra. Così è importante, saggio, intelligente e onesto accorgersi degli errori, giudicarli tali, e cambiare strada, per esempio tagliare Mack e White, proprio come ha fatto Ettore Messina, allenatore (e non solo) dell’armani Milano.
Ma gli errori restano, pesano, costano (Mack 1,3 milioni di euro), condizionano il cammino di una squadra. E fanno pensare. Messina è sicuramente il grande acquisto dell’olimpia, è l’uomo giusto per rilanciarla, anche se noi abbiamo sempre giudicato singolare il doppio incarico di allenatore e di «president basketball operations»: insomma, premier e pure ministro (tecnico) del governo Olimpia. Secondo noi il coach ha bisogno di un interlocutore forte in società, magari più forte di lui, con il quale discutere scelte, mosse, strategie, 21-16 il record stagionale di Milano a oggi: 11 vittorie e 6 sconfitte in campionato,
10 e 10 in Eurolega organizzative: sempre pericoloso decidere e magari darsi pure ragione. Trovare qualcuno, avere al fianco una testa, che ha la capacità di contestare pensieri, parole e opere può essere un aiuto. È vero, c’è Christos Stavropoulos, il general manager, faccia simpatica, bei modi, dirigente capace ed esperto per aver navigato mari importanti, ma anche lui è stato ingaggiato da Messina, è un suo fedelissimo: saprà essere anche uomo del dissenso?
Mack e White sono stati giustamente accompagnati alla porta, il primo è andato all’hapoel Gerusalemme, il secondo a Tenerife. Mack e
White a Milano sembravano delle comparse più che attori protagonisti, certo lontani da quello che pensava fossero Messina. Senza dimenticare che White ha complicato la sua vita (e pure quella di Messina) diventando vegano e non seguendo più un’alimentazione completa, adatta a un atleta, sottoposto a sollecitazioni, sforzi e lavori muscolari che superano i confini della norma.
L’armani deve vincere, ha chiamato Messina per questo, altri errori non sono più consentiti, il primo a saperlo è proprio lui.