Corriere della Sera

Trump agli iraniani: «Meritate un altro governo»

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

WASHINGTON «Il nobile popolo dell’iran, che ama l’america, merita un governo che sia più interessat­o a sostenerne i sogni che a ucciderne i cittadini .... », firmato Donald Trump e postato ieri su Twitter prima in inglese e poi in farsi, la lingua madre degli iraniani. Per la seconda volta il presidente americano prova a rivolgersi direttamen­te agli oppositori degli Ayatollah. Trump aveva esordito in persiano sabato 11 gennaio con un messaggio a sostegno delle manifestaz­ioni contro il governo di Teheran, dopo che le autorità avevano ammesso di aver abbattuto, per errore, l’aereo di linea ucraino.

Il Consiglier­e per la sicurezza nazionale, Robert O’ Brien, aveva dichiarato a Fox News che le incursioni in farsi avevano ricevuto «il numero record di “like” su Twitter».

Il bersaglio numero uno della campagna trumpiana in lingua originale è la Guida suprema, Ali Khamenei che il 17 gennaio aveva twittato, in inglese: «Il governo malvagio degli Stati Uniti dice che sarà al fianco del popolo iraniano. È una menzogna. Se voi state al fianco degli iraniani è solo per pugnalarli al cuore con le vostre spade velenose. Certo, finora avete fallito e continuere­te a fallire«. Nei giorni scorsi l’ayatollah aveva dato dei «pagliacci» agli americani e Trump lo aveva minacciato: «Attento a come parli».

Venerdì sera, invece, nel suo resort di Mar-a-lago, in Florida, il leader degli Stati Uniti ha raccontato a una platea di finanziato­ri come era avvenuta, minuto per minuto, l’uccisione del capo dei pasdaran Qassem Soleimani, il 2 gennaio. L’audio è stato diffuso ieri dalla Cnn. Trump comincia così: «Ero stufo di sentirlo parlare male del nostro Paese. Prima dell’attacco avevo chiesto ai miei consiglier­i: quanta di questa m..dobbiamo ascoltare?». In collegamen­to dalla Casa Bianca, Trump vede arrivare Soleimani all’aeroporto di Bagdad, accompagna­to dal comandante delle milizie paramilita­ri irachene Abu Mahdi al-muhandis. «Bene ne prendiamo due al prezzo di uno». Poi il conto alla rovescia. «I nostri ufficiali mi dicevano: “Signore, hanno ancora due minuti e 11 secondi di vita”. “Trenta secondi, 10, 9, 8”..Poi all’improvviso: “boom”. “Andati signore, fatti fuori”».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy