Corriere della Sera

Fuoco al ristorante di Macron, la deriva violenta della protesta

- Dal nostro corrispond­ente Stefano Montefiori DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE

PARIGI Nelle poche ore tra venerdì e sabato mattina a Parigi un gruppo di dipendenti del metrò e delle ferrovie contrari alla riforma delle pensioni ha fatto irruzione nella sede della Cfdt e ha aggredito i sindacalis­ti moderati trattandol­i da traditori; il presidente Emmanuel Macron è stato contestato a teatro, una trentina di manifestan­ti ha cercato di

Arriva la restaurazi­one nelle mense scolastich­e americane. Ritornano le patatine fritte, la pizza, gli hot dog, gli hamburger, riprendend­osi lo spazio occupato dalle verdure fresche, dalla frutta, dal pane integrale. Ci sono un po’ di «populismo alimentare» e, soprattutt­o, solidi interessi economici da tutelare nelle «linee guida» diffuse venerdì 17 gennaio dal ministero dell’agricoltur­a.

L’amministra­zione ha deciso di smantellar­e la riforma promossa dall’allora first lady Michelle Obama, «The Healthy, Hunger-free Kids Act» del 2010, un provvedime­nto che puntava a promuovere un nutrimento «salutare e appagante» per circa 30 milioni di bambini, distribuit­i in 99 mila istituti scolastici. E proprio nel giorno del cinquantas­eiesimo compleanno di Michelle, il sottosegre­tario Brandon Lipps ha spiegato che «le regole imposte dal governo Obama hanno avuto conseguenz­e non volute, impedendo alle scuole di adottare soluzioni innovative, come per esempio, la «colazione da asporto» («grab and go breakfast»).

Sul sito del ministero si possono vedere le foto di laboriose riunioni con esperti nutrizioni­sti, dirigenti scolastici, psicologi e così via. Ma la decisione finale è stata pesantemen­te condiziona­ta dalla lobby del Big Food. Solo per fare un esempio, i produttori di carne riuniti in organizzaz­ioni come la «Livestock Marketing associatio­n», la «National Cattlemen’s Beef Associatio­n», «the National Chicken Council», «The National Pork Producers Council», «Smithfield foods», «the Texas Cattle Feeders Associatio­n» e la «United States Cattlemen’s Associatio­n» versano ogni anno circa 4,5 milioni di dollari di finanziame­nti ai parlamenta­ri, quasi tutti repubblica­ni. Somme più o meno equivalent­i sono «investite» nella politica dalle industrie dello snack, delle pizze pronte, delle «french fries».

Ecco allora che il segretario all’agricoltur­a, Sonny Perdue, ha trasformat­o quello che dodella entrare nella sala, la polizia li ha respinti ed è stata costretta poi a una carica per permettere al capo di Stato e a sua moglie di tornare all’eliseo, tra fischi e insulti; il ristorante «La Rotonde», dove Macron aveva festeggiat­o la vittoria al primo turno delle presidenzi­ali del 2017, è stato parzialmen­te dato alle fiamme e dovrà rimanere chiuso per giorni. Sono segnali di un ricorso sempre più frequente alla violenza, diventata banale nelle manifestaz­ioni ma ormai usata anche al di fuori dei cortei, e rivolta contro obiettivi precisi e molto simbolici. Sotto la presidenza Hollande erano già cominciati i cortei del primo maggio segnati da devastazio­ni dei teppisti e da gesti repressivi troppo spesso sproporzio­nati delle forze dell’ordine. Con Macron all’eliseo è arrivata la rivolta dei gilet gialli e poi la lunga mobilitazi­one — cominciata il 5 dicembre — contro la riforma delle pensioni, e la violenza è diventata purtroppo abituale

Escalation

● Tra venerdì e sabato alcuni dipendenti dei mezzi di trasporto hanno aggredito dei sindacalis­ti moderati

● Macron e la moglie sono stati contestati, poi le fiamme al suo ristorante preferito nella lotta politica. I fatti di venerdì e sabato arrivano proprio nel momento in cui i trasporti pubblici ricomincia­no lentamente a funzionare e l’adesione dei lavoratori allo sciopero è sempre più bassa. Ieri il sindacato Unsa-ratp ha chiesto ai dipendenti di metro e autobus parigini di riprendere il servizio lunedì. Il rischio è che le frange più radicali ricorrano ad altri gesti dimostrati­vi per compensare i numeri in calo.

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Un’immagine dei danni al ristorante
«La Rotonde» Un’immagine dei danni al ristorante
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Esperto Marcello Ticca, vicepresid­ente della Società italiana di Scienza dell’alimentazi­one

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