Corriere della Sera

Michielett­o, Dante, Lavia titoli popolari, sfide di regia

Macciardi: guardiamo all’europa. E per il podio puntiamo su Fisch

- Di Enrico Parola

«Apriamo col Tristano e Isotta e vorremmo proporre nei prossimi anni tutte e cinque le opere di Wagner che videro la loro prima esecuzione italiana qui a Bologna»; il Comunale era il tempio del wagnerismo in Italia e il sovrintend­ente Fulvio Macciardi vuole ricordarlo attraverso un fil rouge che attraversi più stagioni. Quella che si sta per aprire racconta di un teatro in cui risuona anche il grande repertorio del melodramma italiano, da Verdi e Puccini a Donizetti e Rossini, senza dimenticar­e Cilea.

«Titoli amati e universali, che vogliamo proporre secondo un’idea registica precisa: nel nostro Paese un certo stile mitteleuro­peo non è molto amato, ma credo sia giusto aprirsi a un teatro capace di rinnovare gli stilemi tradiziona­li» sottolinea Macciardi; per farlo «non è necessario sempre ricorrere a nuove produzioni, si può anche guardare a bei spettacoli prodotti in giro per l’europa da far conoscere al nostro pubblico».

È il caso della Madama Butterfly che Damiano Michielett­o firmò per il Regio di Torino e qui diretto da Pinchas Steinberg, sul podio anche nel debutto piemontese dello spettacolo; a conferma della linea registica, il sovrintend­ente

Asher Fisch anticipa che «proprio Michielett­o curerà la regia del Cavaliere della rosa di Richard Strauss con cui apriremo la stagione nel 2021. Rientra nel filone anche la versione pop-surrealist­a scelta da Emma Dante per la Cenerentol­a rossiniana, che sarà interpreta­ta da Antonino Siragusa e Chiara Amarù, con Yichen Lin sul podio».

Due nuove produzioni sono Adriana Lecouvreur, il titolo che rese celebre Cilea e che torna a Bologna dopo 27 anni, e Otello, capolavoro verdiano; a firmarli Rosetta Cucchi e Gabriele Lavia, già regista della di Giacomo Puccini è in programma dal 20 al 27 febbraio (foto Ramella&giann ese © Teatro Regio Torino)

Salome applaudita la scorsa stagione. Entrambi i titoli saranno diretti dall’israeliano Asher Fisch: «Con Michele Mariotti i nostri musicisti hanno lavorato molto sul belcanto: oggi può essere considerat­o un patrimonio genetico della nostra orchestra e infatti oltre all’elisir d’amore e alla Lucrezia Borgia di Donizetti, l’ultimo titolo in cartellone sarà la Bohème nell’allestimen­to di Graham Vick che aveva aperto la stagione 2018 e che aveva vinto il premio Abbiati come miglior spettacolo dell’anno — continua Macciardi —; con Fisch vogliamo iniziare un lavoro su altri aspetti, tra cui quello sinfonico; quest’anno abbiamo unito la stagione dei concerti del Comunale e della Filarmonic­a di Bologna e offriremo, lungo i 18 appuntamen­ti, l’integrale delle sinfonie di Beethoven».

Sarà proprio il maestro israeliano ad aprire il cartellone sinfonico dirigendo la Missa solemnis: «Mi sono avvicinato a Bologna per amicizia con Macciardi e ho iniziato col Fidelio. Non mi interessav­a un ingaggio sporadico, volevo approfondi­re un lavoro con orchestra e coro; e la Missa solemnis non è solo il brano più difficile che Beethoven abbia composto, ma credo anche la musica più impegnativ­a per un coro, almeno fino alla Messa glagolitic­a di Janacek. Sempre coinvolgen­do il coro, dirigerò la Nona e la Fantasia corale: qui sarò anche pianista, quando sono alla tastiera mi considero un musicista come gli altri». Nel cartellone di danza spiccano il Béjart Ballet Lausanne, il corpo di ballo della Scala con «Giselle» e la presenza dell’étoile Eleonora Abbagnato, interprete di una nuova produzione su «Lucrezia Borgia».

© RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La

di Beethoven è il brano ideale per approfondi­re il lavoro con l’orchestra e il coro

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I giovani
● «L’elisir d’amore» sarà proposto in un nuovo allestimen­to coprodotto con l’auditorio de Tenerife e il Teatro dell’opera e del Balletto di Tbilisi nell’ambito di «Opera Next», progetto sostenuto dall’ue con cui il Comunale offre ai giovani strumentis­ti, cantanti, sarti e scenografi la possibilit­à di creare e veder rappresent­ato (anche in Spagna e Georgia) un titolo operistico
Eleonora Abbagnato il 4 e 5 marzo in un balletto su Lucrezia Borgia
La Cenerentol­a di Gioachino Rossini, produzione del Teatro dell’opera di Roma, si terrà al Comunale di Bologna dal 18 al 24 marzo I giovani ● «L’elisir d’amore» sarà proposto in un nuovo allestimen­to coprodotto con l’auditorio de Tenerife e il Teatro dell’opera e del Balletto di Tbilisi nell’ambito di «Opera Next», progetto sostenuto dall’ue con cui il Comunale offre ai giovani strumentis­ti, cantanti, sarti e scenografi la possibilit­à di creare e veder rappresent­ato (anche in Spagna e Georgia) un titolo operistico Eleonora Abbagnato il 4 e 5 marzo in un balletto su Lucrezia Borgia
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Asher Fisch: dirige
Lecouvreur e
Otello; e apre la stagione sinfonica (Casaluci)
Il nuovo legame Asher Fisch: dirige Lecouvreur e Otello; e apre la stagione sinfonica (Casaluci)
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