Chiesa e Vlahovic mandano il Napoli all’inferno
La Fiorentina passa al San Paolo, Gattuso non svolta, il pubblico contesta tutti
NAPOLI Quattro sconfitte consecutive al San Paolo, il record più amaro, quasi come se al peggio non ci dovesse esser fine. L’ultima volta era accaduto 22 anni fa. Il Napoli si arrende anche alla Fiorentina, Gattuso incassa il quarto k.o. in 5 partite: la crisi adesso è drammatica. Lo stadio, silente durante la gara, lascia sfogo ai fischi assordanti quando l’arbitro fischia la fine. Inevitabile. Chiesa in trasferta non segnava da marzo scorso, dopo 26 minuti trafigge Ospina a conclusione di un’azione perfetta innescata da Castrovilli che apre per Benassi e conclusa poi di punta dall’esterno viola. Insigne in casa ha perso l’abitudine: addirittura febbraio l’ultimo gol su azione. Erano loro i talenti più attesi di questa sfida. Il capitano del Napoli soffre Lirola che
Napoli Fiorentina
non gli dà fiato, Chiesa, libero dalle marcature, attacca la profondità e lascia seduti gli avversari. Sfiora la doppietta nel secondo tempo, ma il miracolo è di Ospina.
Poi è Castrovilli ad aprire anche per Vlahovic nella ripresa, che stende gli azzurri con il secondo gol. Napoli prevedibile e consueto con i tagli da sinistra per Callejon (occasione per lui al minuto 36), Fiorentina compatta e all’attacco dei portatori di palla in maglia azzurra. Il pressing è costante, il Napoli non ne esce. Gattuso costretto a un cambio in corsa nella linea di difesa, riposizionando ai rispettivi ruoli Luperto e Di Lorenzo. Poi nel secondo tempo stravolge modulo (passa al 44-2) e cambia gli uomini.
Squadra all’attacco con Lozano e Llorente, con Demme regista «pensante» al posto di Allan (il brasiliano stizzito va direttamente negli spogliatoi). Nulla cambia, è sempre la Fiorentina ad avere la partita in pugno, a mettere apprensione tra i difensori del Napoli, ad interpretare la partita perfetta. L’attacco potenziato da Gattuso è sterile, mentre la Fiorentina con l’arrivo di Iachini ha trovato la quadra e l’innesco di Cutrone è stato la ciliegina sulla torta. Il Napoli dovrà trovare rimedi e anche in fretta.