Il Toro s’illude, Boga e il Sassuolo lo stendono
Gol e assist, l’ivoriano protagonista. Mazzarri amaro: «Ci siamo fatti male da soli»
REGGIO EMILIA Il Sassuolo non aveva mai battuto il Toro in casa. E veniva da tre sconfitte consecutive. Solo numeri, come aveva detto Mazzarri prima della bella vittoria del suo Toro a Roma, dove i granata da anni soffrivano. Solo numeri. E infatti De Zerbi ritrova il successo nel momento più difficile, e più utile vista la cinquina della Lazio alla Sampdoria. Il Toro invece manca l’ennesimo esame di maturità quando sembrava davvero all’altezza della situazione.
Ci ha messo un quarto d’ora la squadra granata a prendere il controllo del campo. E poco dopo è passata in vantaggio, un gol (quasi) casuale grazie al cincischiare di Locatelli su un destro violento di Rincon già deviato da Obiang. Ma trovata
Sassuolo Torino
quella rete la squadra di Mazzarri si è distesa, ha giocato a calcio come sa fare strozzando la manovra neroverde per aggredire ogni centimetro libero. Ha costruito e fallito almeno tre volte la giocata dello 0-2 trascinata da un Belotti in forma straordinaria (il c.t. azzurro Mancini in tribuna con Sacchi avrà apprezzato) che ha impegnato Consigli al 22’ e ha sfiorato il palo poco dopo. Non entra quel 2-0, mentre dall’altra parte Izzo e Nkoulou strappano palloni chiave agli attaccanti del Sassuolo e dove non arrivano loro ci pensa Sirigu (bene su Caputo) prima che Verdi butti alle ortiche da due passi lo 0-2 dopo un’altra cavalcata di Belotti. La ripresa ricomincia da lì, dal capitano del Toro che al 5’ sfiora il palo di testa in tuffo. Poi Mazzarri chiama fuori Verdi per Laxalt, mossa già vista contro il Bologna. Mossa che stavolta non paga, il Toro soffriva già e continua a farlo, non costruisce più e Boga si scatena. Un tiro da fuori e un assist per Berardi, al rientro e subito decisivo, cambiano i connotati della partita che da un pareggio giusto finisce in un k.o. granata che riporta il Toro al punto di partenza. Lo sfogo amaro di Mazzarri: «Gran primo tempo, dovevamo chiuderla, invece ci siamo fatti male da soli».