Harry e Meghan ridaranno 3 milioni
La regina: «Sempre amatissimi. Orgogliosa di lei» Renderanno i soldi per la ristrutturazione della casa
«Dopo molti mesi di conversazioni e più di recente di discussioni, posso annunciare che abbiamo trovato assieme una via per il futuro per mio nipote e la sua famiglia. Harry e Meghan e Archie saranno sempre amatissimi membri della mia famiglia». È la regina Elisabetta, con parole che hanno una dolcezza amara, o forse sarebbe il caso di dire rassegnata, a chiudere — velocemente come aveva chiesto al suo staff di consiglieri — il caso Harry e Meghan esploso a inizio gennaio con il comunicato a sorpresa che i duchi di Sussex avevano affidato al web. Harry e Meghan rinunciano a utilizzare l’appellativo di Altezze Reali, in cambio della loro libertà, ha annunciato ieri la regina. Anche se il fratello dell’erede al trono William (dopo papà Carlo), manterrà il suo posto di sesto Windsor, nella linea di successione.
Elisabetta II, anche per placare le polemiche dopo mesi di tensioni dentro e fuori al palazzo, aggiunge di volerli ringraziare per il lavoro nel Paese e nel Commonwealth e oltre, dichiarandosi fiera di Meghan: «Sono particolarmente orgogliosa di Meghan di come così velocemente sia diventata parte della famiglia». In realtà, dietro a queste parole è impossibile non leggere l’amarezza della sovrana che aveva detto all’indomani del vertice straordinario a Sandringham, meno di una settimana fa, di «non voler rinunciare a Harry e Meghan come asset della sua famiglia». E se ne coglie un’eco quando il comunicato ufficiale continua: «Tutti ora speriamo che questo accordo consenta loro di costruire una nuova vita, serena e pacifica». La regina che non ha mai fatto un passo indietro dai suoi doveri, consente quel passo al nipote. E deve costarle molto.
Harry e Meghan resteranno comunque duchi, il mondo potrà insomma continuare a chiamarli Sussexes. Ma perderanno le prerogative di Altezze Reali. In fondo era quello che avevano in mente forse sin da quando — al battesimo del piccolo Archie — avevano rinunciato a un titolo per il loro figlio che infatti è soltanto Master Archie Harrison Mountbatten-windsor.
L’accordo che entrerà in vigore in primavera stabilisce che la coppia non riceverà più fondi pubblici, e chiede a Harry e Meghan di restituire i 2,4 milioni di sterline (quasi 3 milioni di euro) pubbliche utilizzate per rinnovare Frogmore Cottage nella tenuta di Windsor. In effetti l’aspetto economico legato al cottage fuori Londra da subito era parso uno dei più spinosi. E si era anche ipotizzato che i Sussexes, che avevano fatto capire di volerlo mantenere come base operativa nel Regno Unito, potessero affittarne la proprietà. Con questa soluzione, forse più diretta, sembra chiaro che potranno disporne come base sul suolo britannico. E senza «ripagare» i contribuenti con i Royal duties, gli impegni nel nome della sovrana. Anche se la regina scrive di essere certa che «continueranno a sostenere i valori di Sua Maestà» pur svolgendo le loro attività autonomamente.
Resta da sciogliere il nodo della sicurezza. Il premier canadese Justin Trudeau alla notizia che la coppia si dividerà tra Canada e Londra aveva fatto capire che il tema di chi si sobbarcherà i costi della protezione va discusso. E così sarà. Perché se pure non più Altezza reale, Harry resta un potenziale bersaglio. Qualunque sia il suo futuro di (quasi) privato cittadino la sicurezza dovrà seguirlo sempre.
Harry e Meghan come Wallis ed Edoardo? Liberi dal palazzo, lontani dal trono? «Harry ha avuto una vita difficile, ha sofferto molto ed è un ragazzo intelligente — dice al Corriere la scrittrice Simonetta Agnello Hornby —. Nel caso di Edoardo VIII, dubito lui avesse la stessa intelligenza e rinunciò al trono, a fare il suo mestiere di re, per una donna...». La regina, in questa trattativa? Il premier Boris Johnson giorni fa si era detto «a massive fan» della sovrana. «Si è sempre dimostrata estremamente saggia ed è affiancata da persone altrettanto sagge». Già, l’accordo conferma la sua saggezza, pur nella sua tristezza rassegnata di nonna. E di regina.
La mossa di Elisabetta
Tra le righe l’amarezza della sovrana, che però è riuscita a chiudere il caso velocemente