Corriere della Sera

Cinque Stelle Il flop del voto per i candidati alle Regionali

- Emanuele Buzzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

MILANO La base decimata. L’esito del primo turno delle Regionarie dei Cinque Stelle ha un solo chiaro epilogo al momento. Il Movimento ha perso in Liguria e Toscana praticamen­te metà dei suoi elettori attivisti dal 2015 ad oggi, mentre anche in Puglia c’è stato un calo superiore al 25%. I votanti totali nelle tre Regioni sono stati 4.456 contro gli oltre settemila di cinque anni fa. In Liguria si è passati da 1.502 a circa 760 votanti, in Toscana si è scesi da 2.505 a poco più di 1.330, in Puglia — nonostante le delusioni della base legate a Tap e Ilva — i Cinque Stelle hanno retto meglio il colpo: le preferenze espresse sono state quasi 2.360 contro le 3.034 del 2015.

L’esito delle Regionarie è stato un procrastin­are, cercando anche di compattare le mille anime pentastell­ate in una sola visione. Ci sarà infatti un ballottagg­io, una novità rispetto allo scorso quinquenni­o dove — tanto per fare un esempio — in Toscana Giacomo Giannarell­i venne scelto come candidato governator­e con 258 preferenze, circa il 10%. Ora è necessario avere la maggioranz­a assoluta. Ecco quindi sfidarsi al secondo turno giovedì, in Liguria, Alice Salvatore e Silvia Malivindi, in Puglia Antonella Laricchia e

Mario Conca, in Toscana Giannarell­i e Irene Galletti. Tutti volti noti nel M5S, al punto che sono ancora in corsa i tre candidati governator­i del 2015 (Salvatore, Laricchia e appunto Giannarell­i). Più accesa la sfida in Riviera e nel tacco d’italia: nel primo caso le due vincitrici del primo turno hanno sfiorato insieme quasi il 70% dei voti, in Puglia invece hanno ottenuto due preferenze su tre. Difficile che nelle Regioni si cerchi un asse con i dem: in Liguria c’è già un progetto in corso con alcune civiche.

L’esito della votazione sui «facilitato­ri» regionali dei Cinque Stelle, invece, arriverà oggi (insieme forse alle decisioni dei probiviri, attese tra la tarda serata di martedì e mercoledì). Anche in questo caso la votazione sarà un modo per «pesare» le correnti interne al Movimento. Intanto ieri Luigi Di Maio ha riunito a lungo i facilitato­ri nazionali («ora andremo a oltranza», dicono) proprio in vista della nascita della nuova struttura.

Di nuovo insieme. Di Maio e Roberto Fico dovrebbero partecipar­e sabato alla fiaccolata a Trieste per il quarto anniversar­io dalla scomparsa di Giulio Regeni. Un evento molto sentito dal M5S.

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