Corriere della Sera

«Siamo noi ad aver rubato quel Klimt dal museo»

Piacenza, il racconto di due uomini

- Di Alessandro Fulloni www.corriere.it

Prima la telefonata a un giornalist­a. «Siamo gli autori del furto del Ritratto di Signora dipinto da Klimt». Poi la consegna di una lettera con scritto: «Abbiamo fatto in modo che il quadro ritornasse a Piacenza, un regalo alla nostra città». Dopo i dubbi sull’autenticit­à spazzati dalla perizia — «quel quadro è vero» hanno assicurato gli esperti — è l’ultimo colpo di scena, raccontato dal quotidiano Libertà che ha pubblicato il testo dei due sedicenti ladri, nella controvers­a storia del quadro trafugato dalla Galleria Oddi Ricci il 22 febbraio 1997. E ritrovato lo scorso 10 dicembre nell’intercaped­ine di un muro esterno dello stesso museo dove sono ospitati circa 400 capolavori tra cui Hayez, Segantini, Lega, Pellizza da Volpedo.

La tela modernista — dal «valore inestimabi­le» secondo Vittorio Sgarbi — sarebbe stata lasciata in quel vano vuoto dove poi è stata ritrovata del tutto casualment­e da tre giardinier­i. Chi, quando e perché abbia fatto ritrovare il Ritratto è quel che vuole chiarire la pm Ornella Chicca che coordina un team di investigat­ori composto da squadra mobile e carabinier­i. Venerdì i due autori della lettera — entrambi di 66 anni — sono stati

La vicenda

● Il 22 febbraio 1997 alla Galleria Oddi Ricci di Piacenza venne trafugato il Ritratto di Signora, dipinto attorno al 1916 dal pittore austriaco Gustav Klimt (1862-1918)

● La tela è stata poi ritrovata da tre giardinier­i lo scorso 10 dicembre nell’intercaped­ine di un muro dello stesso museo interrogat­i per cinque ore. Si tratta di due pess gatt («pesci gatto» come qui in Emilia chiamano i vecchi malavitosi) condannati venerdì dalla Cassazione per un’altra storia di furti; uno ha preso sette anni e l’altro quattro anni e otto mesi. Entrambi facevano parte — con ruoli di peso — della «banda del grimaldell­o» che tra il 2013 e il 2014 razziò case, gioielleri­e e ospedali tra Parma, Reggio, Lodi e Cremona dove vennero messi a segno 47 colpi accertati grazie a puntuali «dritte» su quadri, sculture e gioielli da portare via.

Impossibil­e per ora sapere se abbia un fondamento il loro racconto affidato al cronista della Libertà Ermanno Mariani, che sul furto del Klimt ha scritto un libro. Sull’esito dell’interrogat­orio «c’è il segreto istruttori­o» dicono il questore di Piacenza Pietro Ostuni e il comandante del reparto operativo Marco Iannucci. L’avvocato dei «pescigatto», Guido Gulieri, si limita ad osservare che «il ritrovamen­to

Modernismo Nella foto sopra, il attorno ai 35 mila euro, si dice in città. «Non è escluso che quei soldi abbiano riattivato i meccanismi del recupero» riflette il banchiere.

Ma i tre giardinier­i stranieri che hanno trovato la Signora dipinta da Klimt? Lunedì in un editoriale il direttore della Libertà Pietro Visconti ha scritto: «Bisognereb­be ringraziar­li tangibilme­nte. Hanno il merito di avere smosso la sorte, una buonissima sorte».

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